Il Cnao (Centro nazionale di adroterapia oncologica) di Pavia ha attivato il servizio on line “DOT-to-DOT”: una chat cifrata che consente ai medici specialisti e ai medici di famiglia di entrare in contatto con i radioterapisti del Centro anti-tumori, per richiedere una valutazione sulla possibilità di trattamento con adroterapia dei tumori radioresistenti e non operabili, sottoporre casi clinici e inviare la documentazione clinica dei propri pazienti nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.
“In un contesto storico come quello che stiamo vivendo – si legge in una nota del Cnao – è fondamentale fornire ai medici strumenti di facile e veloce utilizzo per supportarli nella difficile scelta del percorso clinico da seguire nella direzione di una terapia sempre più mirata e personalizzata che si basi su un approccio multidisciplinare, fondamentale soprattutto in campo oncologico”. Per usufruire di questo servizio gratuito è sufficiente iscriversi all’area riservata ai medici sul sito di Cnao (https://fondazionecnao.it/registrazione-login), effettuare l’accesso e cliccare su “DOT-to-DOT”.
L’adroterapia è una forma evoluta di radioterapia, inserita nei “Livelli Essenziali d’Assistenza” e quindi prevista dal Servizio Sanitario Nazionale, che, al posto dei raggi X, utilizza protoni e ioni carbonio, particelle pesanti caratterizzate da maggiore potenza e precisione nella distruzione delle cellule tumorali. A differenza dei raggi X, i protoni e gli ioni carbonio, grazie a particolari proprietà fisiche, rilasciano la loro energia solo in prossimità della massa tumorale, limitando al minimo gli effetti collaterali sui tessuti sani circostanti. Per questo motivo l’adroterapia è utilizzata per trattare tumori che non rispondono alla radioterapia tradizionale o non sono operabili, come, per esempio i tumori del distretto testa-collo (melanomi oculari, carcinomi adenoido-cistici, tumori delle prime vie respiratorie), sarcomi, cordomi, condrosarcomi, tumori dell’encefalo e della base cranica, tumori del fegato, del pancreas e della prostata ad alto rischio, tumori solidi pediatrici.
Al Cnao di Pavia sono stati trattati sino ad oggi oltre 3mila pazienti oncologici. I fasci di protoni e ioni carbonio sono generati da un acceleratore di particelle, simile a quelli del Cern, anche se di dimensioni molto più piccole. Nel mondo i centri in cui si utilizza l’adroterapia con protoni e ioni carbonio sono solo cinque: oltre a quello di Pavia (l’unico in Italia) sono presenti in Germania, Austria, Cina e Giappone.