Alberto Stasi in Tribunale a Pavia per l’incidente probatorio sul delitto di Garlasco

di Alessandro Repossi

Spetterà ora alla Procura, sulla base delle prove raccolte, chiudere la nuova inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi che vede indagato Andrea Sempio

“Non posso parlare, per favore lasciatemi andare”. Alberto Stasi, “scortato” dai suoi avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, ha cercato di farsi largo nella ressa di giornalisti e telecamere che lo ha accerchiato oggi pomeriggio, giovedì 18 dicembre, all’uscita dal Tribunale di Pavia dopo l’incidente probatorio per la nuova indagine sule delitto di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007: inchiesta che vede come unico indagato Andrea Sempio. “Alberto è venuto perchè questa era una giornata importante – ha sottolineato l’avvocato Bocellari -. Tenete conto che sono 11 anni che parliamo di questo Dna: finalmente è arrivata la perizia, che è stata valutata in contraddittorio. Per Alberto era importante esserci”. “Alberto è sempre stato presente alle udienze – ha aggiunto l’avvocato Bocellari -. Quindi questo era un momento al quale teneva molto, nel massimo rispetto dell’autorità giudiziaria che oggi sta procedendo nei confronti di un altro soggetto, non dimentichiamolo, per lo stesso fatto di reato per cui Alberto è in carcere da 10 anni. La presenza di Alberto oggi ha un significato particolare per tutti: per la sua difesa e per lui in prima persona, perchè la vita è la sua”. Dopo l’importante passaggio tecnico di oggi, sarà ora la Procura di Pavia a dover chiudere l’indagine.

Gli avvocati di Stasi: “È stato chiarito definitivamente che Alberto è escluso dalle tracce riscontrate”

“È stato chiarito definitivamente che Alberto Stasi è escluso dalle tracce riscontrate”. Lo hanno dichiarato gli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, legali di Stasi dopo l’incidente probatorio. “Sono state fatte le domande, in particolare alla dottoressa Albani, e poi sono stati sentiti anche gli altri due periti – ha spiegato l’avvocato Bocellari -: le domande che ciascuna parte riteneva importante evidenziare. Sappiamo benissimo che siamo di fronte a due tracce di due unghie di due mani diverse, che hanno delle criticità, come io ho sempre sostenuto, come abbiamo scritto in tutte le nostre relazioni. Per cui certamente sono state messe in evidenza, come già nella perizia, le criticità di un Dna misto, non consolidato perché non abbiamo una replica identica a quella considerata, parziale perché non è un profilo completo. Dopodiché il risultato è quello che conoscete tutti da qualche settimana. Abbiamo quindi un dato che è sicuramente significativo, tenendo conto che noi partivamo dalla perizia del professor De Stefano che diceva che era tutto degradato e che Alberto Stasi non poteva essere escluso da queste tracce: ora è stato chiarito definitivamente che Alberto Stasi è escluso”.  “Non è che Andrea Stempio verrà condannato per il Dna – ha spiegato ancora l’avvocato Bocellari -; non verrà forse neanche rinviato a giudizio solo per il Dna. È un dato processuale, a questo punto una prova a tutti gli effetti, che dovrà poi essere valutata dalla Procura nel contesto di tutti gli altri elementi. La presenza delle tracce di Alberto doveva essere esclusa già nel 2014: così ci ha detto il perito”. “Alberto Stasi è corso a dare il suo DNA, si è sempre fatto interrogare e oggi era qui”,ha aggiunto l’avvocato De Rensis.

Il difensore di Andrea Sempio: “Siamo molto soddisfatti di come è andato l’incidente probatorio”

“Confesso che non mi aspettavo oggi la presenza di Alberto Stasi. Però non mi sono opposto, perchè si è trattato di una presenza, sia pur passiva, di chi è interessato all’espletamento della prova. Non mi sembrava potessero esserci controindicazioni alla sua presenza”. Lo ha dichiarato l’avvocato Liborio Cataliotti, uno dei legali di Andrea Sempio, parlando con i cronisti all’uscita dal Tribunale di Pavia al termine dell’udienza dell’incidente probatorio di oggi. Rispondendo alla domanda sul perché invece Sempio non si sia presentato, Cataliotti ha riposto che “Andrea non sarebbe stato interrogato, così come non lo è stato Stasi, e non avrebbe avuto diritto di parola, così come non l’ha avuta Stasi. Si è trattato di un’udienza tecnico-scientifica. A me e all’avvocato Angela Taccia è sembrato prezioso che ci fossero i nostri periti. Era inutile invece la presenza del nostro assistito, anche per non esporlo alle telecamere. Siamo molto soddisfatti di come è andato l’incidente probatorio”.

L’avvocato Francesco Compagna, legale della famiglia Poggi, ha spiegato che “la famiglia di Chiara Poggi non ne può più di questa attenzione morbosa in cui ciascuno in qualche modo strumentalizza una vicenda processuale per sostenere le proprie tesi”. “Ovviamente una maggiore riservatezza, una maggiore tutela delle persone coinvolte sarebbe auspicabile – ha aggiunto – ma vediamo che non è possibile”.

(Nella foto, in primo piano, l’avvocato Giada Bocellari e Alberto Stasi)

SUL PROFILO INSTAGRAM DE “IL TICINO” POTETE VEDERE LE IMMAGINI DELLE DICHIARAZIONI DELL’AVVOCATO GIADA BOCELLARI, CON A FIANCO ALBERTO STASI, DOPO L’INCIDENTE PROBATORIO