Il Liceo Olivelli di Pavia apre le sue porte

di Alessandro Repossi

Sabato 13 dicembre l’Open Day per conoscere da vicino una scuola che forma alla realtà

Di Laura Rossi

Il Liceo Olivelli di Pavia si prepara ad accogliere famiglie e studenti per il suo Open Day, in programma sabato 13 dicembre: una mattinata pensata non come semplice visita, ma come un’immersione concreta nella vita quotidiana della scuola. “È un momento in cui le famiglie e soprattutto gli studenti possono vedere realmente la scuola, di cosa si occupa, ma soprattutto incontrare i nostri ragazzi”, spiega la dirigente scolastica Silvia Palumbo. Parte degli alunni accompagnerà i visitatori nel tour degli spazi, mentre altri saranno impegnati in attività laboratoriali che mostreranno il lavoro svolto in questa prima parte dell’anno. L’Open Day si articolerà in tre momenti: una presentazione dell’offerta formativa, un tour guidato e un confronto finale riservato alle famiglie, dedicato a domande e necessità specifiche. “Vedranno proprio i ragazzi nelle loro attività a raccontare i progetti, i tipi di lezioni svolti, anche i lavori interdisciplinari”, sottolinea Palumbo. Al centro dell’identità dell’Olivelli c’è lo STEM, potenziamento introdotto tre anni fa come risposta ai bisogni del territorio e come scelta pedagogica precisa. “Bisognava capire come orientare la scuola, che identità darle e quale fosse la reale esigenza del territorio. Lo STEM è anche una didattica basata sul reale”, afferma la dirigente. Non solo scienze, dunque, ma un metodo che intreccia discipline e applicazioni concrete. La componente pratica è fondamentale: “Per garantire un vero potenziamento STEM non possiamo più pensare a lezioni frontali. Servono attività laboratoriali, interattive, con metodologie come la classe rovesciata, il cooperative learning e la didattica tra pari”. Un approccio che, nelle parole della dirigente, mira a essere “creativo, inclusivo e personalizzato”. L’inclusività, infatti, è uno dei cardini della scuola: “Gli studenti con bisogni educativi speciali non sono un ostacolo, ma una risorsa. Ci costringono a pensare una didattica davvero inclusiva da cui può trarre vantaggio l’intera classe”. Accanto alle metodologie innovative, grande importanza viene data alla formazione continua dei docenti e al lavoro collegiale: “Qui i docenti cooperano davvero molto, non pensano solo alla loro materia ma a come questa può comunicare con le altre. È un lavoro oneroso ma arricchente”. I benefici ricadono sugli studenti, più motivati e stimolati. Accanto alla preparazione disciplinare, un ruolo chiave è giocato dalle competenze trasversali, oggi decisive per la crescita personale e professionale. “Tantissime attività e collaborazioni con enti e associazioni promuovono competenze che sono la chiave dell’uomo e della donna di oggi: sapersi relazionare, affrontare problemi complessi, gestire ansie e situazioni nuove”, osserva Palumbo. Tra le iniziative recenti: incontri con professionisti ed esperti, progetti con università e realtà cittadine, percorsi di sostenibilità, attività creative e laboratoriali, fino al coro gospel. “Ogni giorno c’è qualcosa”, sorride la dirigente. “È un modo diverso di stare a scuola, più stimolante e capace di accendere desideri”. L’Open Day del 13 dicembre offrirà alle famiglie la possibilità di toccare con mano tutto questo: una scuola che si racconta attraverso i suoi studenti e il loro lavoro.