Pavia oggi, venerdì 19 luglio, ha ricordato la strage di via D’Amelio a Palermo, avvenuta trentadue anni fa, nella quale persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina. Un vile attentato della mafia contro uno dei simboli alla lotta contro “Cosa nostra”, a meno di due mesi dalla strage di Capaci in cui furono uccisi il giudice Giovanni Falcone (grande amico di Borsellino), la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
La cerimonia si è svolta in piazza della stazione, davanti alla lapide che ricorda Falcone e Borsellino. Nei loro intervento il prefetto Francesca De Carlini, il sostituto procuratore Andrea Zanoncelli, Edorardo Giusti, presidente della Consulta degli studenti, e il sindaco Michele Lissia hanno ricordato la figura di Borsellino ed hanno anche sottolineato l’importanza di combattere ogni giorno contro la mafia, un’organizzazione criminale che da tempo si è purtroppo infiltrata anche in provincia di Pavia.
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