Sono stati più di 500, nel pomeriggio di domenica 10 dicembre, i partecipanti al “corteo per la legalità” svoltosi da Pavia a San Genesio, i due comuni coinvolti nell’indagine della Procura su presunti “appalti irregolari”. L’inchiesta, che ha portato all’arresto di 4 persone e a 16 indagati, riguarda in particolare i vertici di Asm Pavia e il Comune alle porte del capoluogo. A promuovere l’iniziativa sono stati i partiti del centrosinistra, all’opposizione in consiglio comunale sia Pavia che a San Genesio.
La marcia, alla quale hanno partecipato anche tante famiglie e bambini, è partita davanti alla scuola primaria di Mirabello a Pavia. Il corteo ha raggiunto le scuole recentemente poste sotto sequestro a San Genesio dalla magistratura. “Pesiamo poco come le vostre coscienze”, si leggeva in uno striscione esposto dai manifestanti. Molte delle proteste hanno riguardato proprio il caso della scuola di San Genesio, che la Procura ha posto sotto sequestro in via cautelativa dopo che dall’inchiesta sono emerse preoccupazioni sulla sicurezza dell’immobile: una situazione che ha fatto arrabbiare numerosi genitori, costretti ora a portare i loro figli a scuola a Pavia.