Da sempre le immagini e in particolare l’Arte sono state al servizio della Parola. L’Arte è parola silenziosa e al tempo stesso eloquente per rendere visibile l’invisibile. Le “Ragioni della Speranza”, seconda parte di “A Sua Immagine” (in onda il sabato pomeriggio a partire dalle 16.30), è un programma storico di Rai Uno, frutto della collaborazione tra il servizio pubblico e la Conferenza episcopale italiana, dedicato al commento del Vangelo della domenica. A partire da sabato 21 ottobre un nuovo percorso racconterà come gli artisti nei secoli hanno rappresentato la fede, avendo come riferimento alcune importanti città italiane che custodiscono grandi tesori dell’arte. Masaccio, Perugino, Pinturicchio, Giotto, sono solo alcuni dei pittori che ci accompagneranno in questo affascinante viaggio dal titolo “Custodi della bellezza”, perché come scrive il pittore Marc Chagall: “La Bibbia è la fonte cui hanno attinto, come in un alfabeto colorato, gli artisti di tutti i tempi”. Prima tappa è Città di Castello, nel cuore verde dell’Umbria, dove – attraverso gli artisti della Bottega Tifernate – conosceremo l’arte straordinaria di riprodurre i dipinti dei più grandi maestri. Seguiranno Perugia, Spello, Città del Vaticano, Parma per concludere nella splendida Cappella degli Scrovegni a Padova. In ogni città ci aiuterà un critico a scorgere tra le pieghe delle opere il fascino del Vangelo.
Conduce Mons. Dario Edoardo Viganò (nella foto durante una registrazione), vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Mons. Viganò, sacerdote ambrosiano, ordinato dal Cardinale Carlo Maria Martini nel 1987, dopo un breve periodo come coadiutore a Garbagnate Milanese e nella parrocchia milanese di San Pio V, diviene docente incaricato di etica e deontologia dei media all’Alta Scuola di Specializzazione in Comunicazione dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e docente di Semiotica del cinema e degli audiovisivi e di Semiotica e comunicazione d’Impresa alla Facoltà di Scienze della comunicazione dell’università Lumsa di Roma.