La lava del Vesuvio fermò le lancette dell’orologio al 79 d. C. consegnando all’umanità uno spaccato di storia – quotidianità – dal valore incommensurabile. Sul muro di una “taberna”, ad esempio, è rimasto appeso il listino prezzi: un chilo di pane due assi, due assi anche per un litro di vino. Un piatto di legumi 1 asse. Uno schiavo 625 denari. Se facessimo il controvalore asse-euro scopriremmo che il cambio è 1 asse per 1,5 euro e 1 sesterzio per 6 euro. Tutto questo per dire che un passero valeva 1,5 euro, quanto mezzo chilo di pane o mezzo litro di vino. Passeri come pane e vino cioè merce da vendere e comprare. Il potere dei soldi: danno valore alle cose (e spesso anche alle persone), cioè trasformano tutto in merce. Denaro diventa simbolo e segno di potere: più ne ho più sono potente più posso “usare” degli altri, non importa se siano passeri, uomini o donne. Ma è davvero così? Tutto si può vendere, tutto si può comprare? Purtroppo – dico io – sembra proprio così: tutto si compra, perfino Dio. Poi parliamo di gratuità, di dono, di grazia. E pensiamo alle offerte, alle donazioni. Guardiamo a Dio e apriamo la borsa. Non sto dicendo che si può vivere senza denaro – anche chi fa voto di povertà ne ha bisogno – ma che spesso facciamo anche di Dio una merce che si compra e si vende. E il metro di misura dello scambio è la paura. (Paura del Giudice e del suo giudizio inappellabile, paura della morte, paura dell’inferno). Dio e la paura vanno spesso in coppia. Due passeri un soldo eppure Dio ha cura anche di loro. Potrà non aver cura di te? di più potrà non conoscere ciò di cui ha più bisogno tu, proprio tu che non è ciò di cui ho bisogno io. Dio che è Padre ama i suoi figli e come ogni padre lo fa “secondo differenza”, cioè secondo il bisogno di ciascuno. Dio non usa l’economia di scambio che tutto appiattisce sul valore di scambio, Dio dà valore a ogni sua creatura. In modo unico. Secondo il principio della grazia non del libero mercato. E i due passeri volano ancora in cielo. Dunque, tu, uomo e donna, non temere. Lasciati curare dal Padre. Non aver paura. Abbi fede in lui. Affidati a lui.
Don Michele Mosa