Oggi, se n’è andato Roberto Maroni, un grande politico e un amico. Una persona con cui ho avuto il privilegio di lavorare per quasi tre anni, nel corso dei quali ho potuto apprezzare il suo impegno nel governo della “Res pubblica”.
Bobo, così gli piaceva essere chiamato, davanti a ogni difficoltà – grazie al suo temperamento pacato e riflessivo, al suo buon senso, alla sua progettualità e alla sua visione lungimirante – riusciva a trovare delle soluzioni condivise, anche perché era pienamente consapevole del valore della squadra. Anche nei momenti di tensione, che pure non sono mancati, mai l’ho visto scomporsi, ma – attraverso la mediazione e la discussione – riusciva a individuare la via che meglio si confacesse all’interesse della comunità. Ed è proprio in questi momenti che ho compreso pienamente il valore, le difficoltà e, soprattutto, lo spirito di servizio che deve necessariamente avere l’uomo che si dedica, come Roberto, all’ars politica. In svariati momenti ha dovuto prendere delle decisioni rapide, in brevi istanti, e riusciva a fermarsi e a comunicare che cosa fare, prediligendo, sempre e comunque, l’interesse della comunità.
Sicuramente un grande politico, ma anche un musicista che si dedicava a suonare l’organo di Hammond. Interessato a tutte le altre espressioni artistiche e che aveva, comunque, un profondo amore per la cultura.
Ha vissuto, a causa di vicende giudiziarie, per sei lunghi anni, sotto l’incubo del processo, con grande dignità e sofferenza, perché innocente e consapevole di non aver commesso alcun reato. Il suo profondo senso delle Istituzioni non gli ha fatto perdere fiducia nella giustizia e, anche se non poteva che sentirsi vittima di ingiustizia, non è mai voluto apparire come “vittima” di un errore giudiziario. Alla fine, come era evidente a tutti noi che lo conoscevamo bene, le accuse sono cadute e si è arrivati a un accertamento della sua innocenza. Quindi, giustizia è stata fatta. Purtroppo, il procedimento gli ha causato delle ferite che non si sono mai rimarginate.
Con queste poche parole provo a trasmettere il mio ricordo, indelebile nella memoria, di un grande politico e di un Amico eccezionale, che mi ha trasmesso tanto e che non dimenticherò mai.
Ciao Bobo.
Dott. Gustavo Cioppa, Magistrato già Procuratore Capo della Repubblica di Pavia e Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia