I finanzieri dei comandi provinciali di Pavia e Milano, insieme ai militari dello Scico di Roma, hanno eseguito oggi, martedì 6 settembre, 13 fermi nei confronti di altrettanti soggetti indiziati di appartenere ad un ‘associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto illegale di armi. Le Fiamme Gialle hanno attuato anche un sequestro preventivo d’urgenza di due attività imprenditoriali.
“I citati provvedimenti – si legge in un comunicato – rappresentano l’epilogo di una complessa attività investigativa convenzionalmente denominata ‘Metropoli – Hidden Economy”, coordinata dalla Dda milanese e condotta dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di MIlano e Pavia, con il supporto del Servizio Centrale Investigativo Criminalità Organizzata di Roma, che ha consentito di ricostruire le attività illecite di un’associazione criminale composta da soggetti dediti, a vario titolo, all’illecito traffico di cocaina, hashish e marijuana a all’intestazione fittizia di beni, aventi al vertice il figlio di uno storico esponente apicale di un sodalizio di ‘ndrangheta del quartiere Comasina di Milano”. Le indagini hanno permesso di ricostruire le rotte della droga , con sequestri effettuati anche in Svizzera, “episodi estorsivi nei confronti dei clienti morosi ed un traffico di armi anche da guerra, quali mitragliatori Kalashnikov riforniti da cellule calabresi e balcaniche collegate”. Sono in corso perquisizioni in tutta la Lombardia, con il supporto di altri reparti e mezzi aerei della Guardia di Finanza.
(Foto ufficio stampa Guardia di Finanza di Pavia)