Letizia. Gioia. Allegria. Mi vengono due immagini alla mente. La prima è quella del coro delle suore del film “Sister act”: un’ondata travolgente di allegria che non solo inonda la chiesa ma che sfonda il portone e comincia a correre per le strade. Alla fine, la chiesa è piena. E chi c’è, è travolto da quella gioia: virus che mi piacerebbe contrarre e spargere. La seconda immagine è quella di frate Leone che ascolta Francesco d’Assisi spiegare cos’è la perfetta letizia. «Quando saremo arrivati a Santa Maria degli Angeli e saremo bagnati per la pioggia, infreddoliti per la neve, sporchi per il fango e affamati per il lungo viaggio busseremo alla porta del convento. E il frate portinaio chiederà: “Chi siete voi?” E noi risponderemo: “Siamo due dei vostri frati”. E Lui non riconoscendoci, dirà che siamo due impostori, gente che ruba l’elemosina ai poveri, non ci aprirà lasciandoci fuori al freddo della neve, alla pioggia e alla fame mentre si fa notte. Allora se noi a tanta ingiustizia e crudeltà sopporteremo con pazienza ed umiltà senza parlar male del nostro confratello (…) scrivi che questa è perfetta letizia». Lo confesso: preferisco decisamente la prima; sarò poco francescano ma per me gioia è allegria, è danza, è sorriso. C’è un però – come sempre del resto – : quella gioia non è nelle nostre corde. Le nostre celebrazioni sono sobrie. Anzi fin troppo misurate. Ma se quel genere di manifestazione della gioia non “fa per noi”, non possiamo tuttavia essere musoni, sempre arcigni e arrabbiati con il mondo intero. La gioia – “alegria” direbbe lui – è la costante del magistero di Papa Francesco: la gioia del Vangelo, la letizia dell’amore familiare, la gioia dei santi…Le sue parole: «La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia». In conclusione: «Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti».
Don Michele Mosa