14 persone indagate per bancarotta fraudolenta per distrazione e ricorso abusivo al credito, falso in bilancio e auto-riciclaggio; sequestro di beni per circa 4 milioni di euro, tra cui disponibilità finanziarie per oltre 600mila euro, fabbricati, terreni ed un autoveicolo, nonché 9 orologi di lusso a marchio Rolex, Cartier e IWC, per un valore complessivo di 80mila euro, unitamente a denaro contante, rinvenuti all’interno di una cassetta di sicurezza. E’ il bilancio di un’ indagine svolta dalla Guardia di Finanza di Voghera (Pavia), coordinata dal sostituto procuratore Camilla Repetto della Procura di Pavia. L’inchiesta “ha fatto luce sul fallimento di una società vogherese attiva, almeno sulla carta, nel settore della produzione e commercializzazione di olio ed altri prodotti alimentari – si legge in una nota delle Fiamme Gialle -, ma in realtà non operante e dedita esclusivamente all’ottenimento fraudolento di finanziamenti da parte di numerosi istituti di credito ed al successivo trasferimento ed occultamento del denaro ottenuto”.
Da quanto è emerso, sono stati aperti decine di conti correnti presso altrettanti istituti di credito “per l’illecito ottenimento di finanziamenti ed anticipazioni di denaro conseguente alla presentazione di fatture per operazioni inesistenti. A garanzia dei prestiti a vario titolo conseguiti, gli amministratori occulti della società fallita hanno nel tempo fornito bilanci artefatti e dichiarazioni infedeli, al solo fine di esporre una solida situazione economica e patrimoniale. A seguito del ricevimento del denaro, peraltro mai restituito alle banche eroganti, la società fallita, grazie alla compiacenza di prestanome, di volta in volta provvedeva a bonificare gli importi ricevuti ad altre società e persone fisiche, tutti soggetti collegati, talvolta anche da rapporti di parentela, con i principali indagati”.
L’indagine, durata circa due anni, è scaturita da una verifica fiscale eseguita proprio nei confronti della società avente sede a Voghera (Pavia).