Aperto nella Diocesi di Pavia il Giubileo 2025 dedicato alla Speranza

Il Vescovo Corrado Sanguineti: “Tutti abbiamo bisogno di liberazione”

“Anche noi abbiamo attraversato la porta spalancata del nostro duomo, per esprimere la grazia del Giubileo, che oggi iniziamo, ed è bello che con noi siano presenti alcuni detenuti della Casa Circondariale di Pavia: il Giubileo nell’antico Israele era l’anno della liberazione e del ritorno a Dio, con la remissione dei debiti, la liberazione degli schiavi, il riposo della terra. Tutti abbiamo bisogno di liberazione: di essere liberati dal nostro peccato e dal nostro male, dalle paure e dalle tenebre che pesano sui nostri cuori, tutti, non solo i nostri fratelli in carcere, abbiamo bisogno di riscoprire una nuova libertà e una nuova speranza, che solo Dio è capace d’infondere, tutti ci riconosciamo fratelli e sorelle, uniti nella comune e umana fragilità e bisognosi di ritrovare il cuore del Padre, come dimora e destino della nostra vita”.

Lo ha detto il Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti, nell’omelia pronunciata durante la Santa Messa celebrata in Duomo a Pavia nel pomeriggio di domenica 29 dicembre, evento religioso che ha segnato ufficialmente l’apertura del Giubileo Diocesano. La Santa Messa è stata preceduta dal momento di avvio svoltosi in Santa Maria del Carmine durante il quale è stata letta la Bolla di Indizione del Giubileo; ne è seguita poi la processione dal Carmine in Duomo con una significativa sosta davanti al portone centrale aperto della Cattedrale e il conseguente ingresso. Tantissimi i fedeli presenti, si parla di più di 1.500 persone che hanno gremito sia il Carmine che il Duomo.