Grande partecipazione di pubblico all’inaugurazione della targa dedicata a Santa Benedetta Cambiagio Frassinello. La targa, installata in via Porta Salara (traversa di Corso Strada nuova a pochi passi dal Ponte Coperto), è stata scoperta sabato 28 settembre 2024 alla presenza di Paolo Bresciani, presidente di Casa Benedetta Cambiagio Onlus, madre Annarita Donna, madre generale dell’Istituto Benedettine della Provvidenza, suor M. Germana Marelli, segretaria generale dell’Istituto, Renata Crotti, docente di storia medievale dell’ateneo pavese, Michele Lissia, sindaco di Pavia, Francesco Brendolise, assessore con delega alle Politiche sociali, abitative e di inclusione sociale, Cooperazione internazionale e Gemellaggi, Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia dal 2009 al 2014 e deputato, e don Carluccio Rossetti, parroco di San Michele Maggiore. In quella casa, come ricorda la targa, nel 1826 Benedetta iniziò l’opera di accoglienza delle ragazze abbandonate. “Oggi facciamo un salto indietro nel tempo, quasi 200 anni. Era il 1826 quando una giovane donna, Benedetta Cambiagio, faceva qualcosa, che per il tempo in cui viveva, era fuori dal comune. E accadeva in questa casa”, ha introdotto Paolo Bresciani, aprendo la cerimonia. “Benedetta vedeva dalla finestra le ragazze sul Ponte Coperto – ha ricordato suor Germana Marelli –, erano vittime della prostituzione e dello sfruttamento. Così, per suggerimento del Signore, ha iniziato quest’opera”. “L’università di Pavia era fortemente attrattiva, giungevano in città studenti da tutta Europa – ha detto Renata Crotti –. Questa targa è la prima tappa di un percorso fisico che ha dato il via a un percorso di vita. Un amore per Cristo che è diventato opera quotidiana. Con questa targa riconosciamo, come diceva Benedetta, che fare bene il bene vince sempre”. L’accoglienza iniziata nel 1826 non è finita, ha ricordato i sindaoc Michele Lissia: “C’era, nell’opera di Benedetta, un’idea di internazionalizzazione che è estremamente moderna. Pavia era ed è una città accogliente”. Benedetta come “esempio fulgido di innovazione” per Alessandro Cattaneo, che ha aggiunto: “Benedetta è sempre rimasta fedele ai propri valori, anche quando si è ritrovata sola. È un esempio che ispira, è un esempio che i pavesi devono conoscere sempre di più”. Un’opera passata e presente, ha detto madre Annarita Donna: “Benedetta era qui nel 1826, Benedetta è qui oggi. Così come siamo qui noi oggi. Amiamo le nostre ragazze, sosteniamole, aiutiamole a costruire un futuro migliore”. Don Carluccio Rossetti, in rappresentanza del vescovo di Pavia, monsignor Corrado Sanguineti, ha benedetto la targa e ha aggiunto: “Benedetta ha saputo orientare il proprio sguardo verso il bene. L’augurio è che anche noi riusciamo a seguire il suo esempio”.
Il percorso “Sui passi di Benedetta”
Spiega Paolo Bresciani: “L’idea di valorizzare i luoghi di Santa Benedetta a Pavia è stata di Renata Crotti, docente della nostra università e l’abbiamo concretizzata grazie alle ricerche storiche di Luigi Bardone e madre Maria Germana che ha collaborato alla stesura della positio per la causa di canonizzazione di Santa Benedetta. Oltre alla targa che scopriremo oggi, e ringraziamo la famiglia Calisti per aver concesso lo spazio, ne verrà installata un’altra in via Sant’Ennodio. In quello stabile venne aperta, nel 1827, la prima struttura pensata per l’accoglienza. L’anno successivo, siamo nel 1828, Benedetta entra nella casa di Via San Giovanni in Borgo, attuale sede dell’ente. Un altro luogo che ricorda la presenza di Benedetta è via Fratelli Cremona, l’attuale scuola Leonardo da Vinci, dove la Santa aprì una comunità di accoglienza nel 1851. C’è già una targa, posizionata dal dirigente scolastico professoressa Livianna Speciale nel 2022. Infine, sempre dal 2022, abbiamo in Duomo una cappella dedicata alla Santa. Santa Benedetta è anche ricordata al Famedio del Cimitero monumentale di Pavia”.