C’è tempo fino a sabato 6 luglio per visitare la mostra “Sfibrate fessure”, personale di Ruggero Maggi a cura di Giosuè Allegrini e Cristina Fraccaro, che è stata inaugurazione lo scorso 15 giugno presso la Galleria Marco Fraccaro del Collegio Cairoli di Pavia.
La rassegna è rappresentativa del percorso pluridecennale di Ruggero Maggi, che dall’inizio degli anni Settanta si occupa di Poesia Visiva, Copy Art, Libri d’Artista, Mail Art, e, successivamente, si è dedicato alla sperimentazione del rapporto tra arte e tecnologia con installazioni olografiche e di Laser Art. Dal 1985 incentra la sua ricerca sullo studio della teoria del caos, dell’entropia e dei sistemi frattali. Stratificazioni e sedimentazioni di pensieri in cui ambiente e storia si posano, si confrontano e si condensano, si presentano al nostro sguardo attraverso frammenti ambientali cintati da interventi artistici, fessurazioni, contaminazioni culturali e infine rinnovate chiavi semantiche e di conoscenza.
Nell’ultimo ciclo di opere, inedite, l’artista incide, disegna e poi ricompone su calcinacci, carte, plastiche e materiali vari il futuro, alla volta di un’arte universale e di pura creatività che offra processi mentali, stimoli creativi, scambi di idee.
Il catalogo presenta foto di Marco Valenti. La grafica è di Gabriele Albanesi. Traduzioni di Alessia Grinfan.
Mostra realizzata con il supporto della Fondazione della Banca del Monte di Lombardia.