“Il 17 marzo del 1989 è giorno di un evento immane che lascerà una traccia indelebile nella nostra memoria collettiva: oggi la città si stringe nel ricordo di ciò che avvenne trentacinque anni fa, per i pavesi è una ferita non rimarginabile”.
Così il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, durante la cerimonia di commemorazione del crollo della Torre Civica, svoltasi nella mattinata di domenica 17 marzo in piazza Duomo ed a cui hanno partecipato le autorità civili e militari di Pavia e diversi cittadini; Presenti anche Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, e il deputato Paola Maria Chiesa. Durante la cerimonia, è stata deposta la tradizionale corona di fiori dono del Comune: il parroco del Duomo, don Gian Pietro Maggi, ha pregato insieme ai presenti e benedetto la corona. Presente alla cerimonia di commemorazione anche Chicco Tessera, sindaco di San Genesio, paese di nascita di due delle quattro vittime del crollo, Adriana Uggetti e Barbara Cassani, le due giovani ragazze che persero la vita insieme a Giulio Fontana (cliente del negozio di barbiere di via Omodeo) e Pia Casella Comaschi (l’edicolante della piazza).
“Questi basamenti – ha detto ancora il sindaco Fracassi – e parte dei muri rimasti saranno per sempre il simulacro di una tragedia umana che ci troverà insieme, quale comunità, a celebrare il ricordo delle persone che hanno perso la vita. Proprio le vittime del crollo ci devono ricordare, nella nostra identità culturale, la solidarietà e la coesione che fanno di noi veri cittadini pavesi e italiani. Oltre a ricordare con commozione Giulio Fontana, Pia Casella Comaschi, Adriana Uggetti e Barbara Cassani, voglio ringraziare anche tutti i soccorritori che intervennero prontamente scongiurando ulteriori vittime. Come sindaco e come pavese mando un abbraccio ai parenti delle persone decedute e rivolgo anche un abbraccio anche a tutti i cittadini, colpiti al cuore trentacinque anni fa”.