Eletto con 41 voti su 44: nella serata di mercoledì 13 dicembre Franco Rosa è diventato nuovo presidente della Ginnastica Pavese, storica società sportiva di Pavia nata nel 1879 grazie all’intuizione di Ernesto Varasi, Giulio Citterio, Angelo Rizzo e Roberto Calcagni che promossero l’atto costitutivo del primo sodalizio che a Pavia si prefisse lo scopo di propagandare e potenziare l’attività di tutti gli sport di quei tempi.
Franco Rosa succede a Lorenzo Lanza, che lascia l’incarico dopo 16 anni di presidenza: “Sono stati anni belli – ha detto con commozione al consiglio riunito per l’approvazione dei bilanci e del nuovo Statuto, le cui modifiche sono state dettate dalla nuova riforma dello sport -, certo, ci sono stati anche momenti difficili che sono stati superati grazie alla forza del gruppo che costituisce la Ginnastica Pavese. Tanta gente qui regala volontariamente tempo prezioso per portare avanti un sodalizio che ha dietro di sé ben 144 anni di storia. Lascio la Pavese in ottime mani, di Franco conosco personalmente la grande preparazione e la visione che condividiamo proiettata al futuro, mantenendo le radici nella storia che abbiamo tracciato fino ad oggi”.
“Sappiamo bene che abbiamo davanti un periodo non facile per via della nuova riforma dello sport che impone al nostro ente, come a tanti altri, nuove regole non sempre facili – il commento a caldo del nuovo presidente Rosa -. Obiettivi e sfide per il futuro vanno affrontate, così come il cambiamento, che di fatto è già iniziato. La ‘criticità’ è rimanere quello che siamo nonostante la riforma ci chieda oggi di lavorare come un’azienda. Non è facile, ma vogliamo continuare su questo percorso. La vera sfida è non dimenticare mai quali sono i valori che ci hanno tenuto uniti fino ad oggi e proseguire lasciandoci guidare da ciò che siamo”.
Eletto dall’Assemblea dei Soci anche il nuovo consiglio direttivo che risulta formato da Alessandro Abbiati, Francesca Cuomo Ulloa, Laura Dallera, Claudio Del Bo, Marzia Marchesi, Luca Perregrini, Simona Rapparelli, Ilaria Riccardi, Leonardo Salvaggio e Marco Zucchini.