Un gesto significativo, che va oltre i formalismi e che, ancora una volta, vuole sottolineare che siamo “Fratelli Tutti”. Durante la Santa Messa nella Cena del Signore del pomeriggio di Giovedì Santo 6 aprile in Cattedrale, il Vescovo, Mons. Corrado Sanguineti, ha lavato i piedi ad alcuni migranti, tre per ogni continente (ucraini, latinoamericani, asiatici ed africani) e non come avviene solitamente ai Canonici del Duomo. Un gesto che ha un significato profondo, come ha sottolineato il Vescovo Corrado nella sua omelia anticipandone il valore: “Nella nostra celebrazione sono presenti migranti cristiani, di differenti nazioni, che vivono tra noi e sono un dono, una ricchezza per le nostre comunità, da accogliere, da stimare, da valorizzare, perché spesso, con la loro fede, talvolta più viva e semplice della nostra, ci risvegliano, ci provocano ad allargare gli orizzonti del cuore, a scoprirci davvero Chiesa tra le genti e dalle genti! Ecco, proprio ad alcuni fratelli migranti, io tra poco laverò i piedi, ripetendo il gesto di Gesù: com’è noto, Giovanni, a differenza degli altri evangelisti, non racconta l’istituzione dell’Eucaristia, avendola già annunciata nel bellissimo discorso di Gesù sul pane di vita, nel capitolo sesto del suo vangelo. Racconta e descrive in modo dettagliato il gesto scandaloso della lavanda dei piedi, compiuto da Gesù «durante la cena», sullo sfondo oscuro del tradimento di Giuda: è il gesto riservato allo schiavo, nei confronti del suo padrone, quando rientra a casa, e si comprende l’iniziale reazione di rifiuto da parte di Simon Pietro”.