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In Carmine si festeggia Sant’Antonio Abate
Ecco che puntuali, con il mese di gennaio, tornano i Santi Mercanti della neve, i cui nomi variano a seconda della zona geografica da cui prendono spunto: Sant’Ilario (13 gennaio) patrono di Parma; San Mauro (15 gennaio) col detto “San Màur, un fred dal diaul”; Sant’Antonio Abate (17 gennaio), col motto “Sant Antoni, un fred dal demòni” e in certe aree San Sebastiano. C’è poi chi vi aggiunge sant’Agnese (21 gennaio) che invece porterebbe “una luserta in sla ses”, che a Pavia significa “una lucertola sulla siepe”, il segno di temperature un pochino più miti.
Di certo, uno dei santi considerati “mercanti della neve” è Sant’Antonio Abate, considerato anche il protettore degli animali domestici, tanto da essere solitamente raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella: proprio per questo motivo, il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo. Con lo stesso spirito, da qualche anno, la parrocchia di Santa Maria del Carmine di Pavia, grazie al parroco don Daniele Baldi, organizza un momento di benedizione per tutti gli animali domestici che raggiungeranno la piazza antistante la basilica con i loro padroni: quest’anno, l’appuntamento è per domenica 15 gennaio alle ore 16 in piazza, mentre martedì 17 gennaio alle ore 10 ci sarà la Santa Messa e l’omaggio alla reliquia del Santo. Sant’Antonio viene considerato anche il protettore degli animali per due ragioni, stando alla tradizione: perché Satana gli si presentò sotto forma di animali di razze diverse e perché nella grotta nel deserto dove aveva scelto di ritirarsi venne in contatto con molti animali compresi i leoni e altre bestie feroci che riuscì ad ammansire.