La Giunta comunale ha assegnato un contributo complessivo di 30.000 Euro a supporto dell’organizzazione e dell’attività svolta dalle mense dei Frati di Canepanova, del Santissimo Salvatore e di San Lanfranco.
Nel dettaglio, sono stati assegnati i seguenti contributi:
alla Provincia Sant’Antonio dei Frati Minori di “Canepanova”: Euro 12.000
alla Parrocchia del Santissimo Salvatore di Pavia: Euro 12.000
alla Parrocchia di San Lanfranco Vescovo di Pavia: Euro 6.000
Sul territorio comunale sono presenti due mense principali per persone in condizione di fragilità sociale:
la Provincia Sant’Antonio dei Frati Minori di “Canepanova” in via Ada Negri, realtà storicamente operante sul territorio cittadino che raccoglie quotidianamente i soggetti più fragili fornendo pasti caldi e distribuendo pacchi alimentari a sostegno di famiglie, persone anziane in difficoltà o in situazione di disagio sociale; la Parrocchia del Santissimo Salvatore in via Folla di Sopra che, a causa dell’emergenza sanitaria e della conseguente crisi economica, ha riattivato la “Mensa del Fratello”, garantendo sostegno nell’erogazione di pasti e il servizio distribuzione pacchi alimentari. Inoltre, durante il mese di agosto si attiva anche la parrocchia di San Lanfranco, attiva dal 1 al 27 agosto, che opererà a sostegno delle persone in condizione di fragilità sociale per il momento del pranzo.
“Il Comune di Pavia, anche per il 2022, ha ritenuto di concedere un contributo economico per le attività svolte dalle mense, che rivestono un rilevante valore di solidarietà sociale e di supporto alla popolazione fragile della città – dichiara Anna Zucconi, assessore ai Servizi Sociali, Volontariato, Sanità e Politiche per la casa -. Luoghi di sostegno alimentare ma anche di incontro, di confronto e di supporto a 360°. Un grazie va, anche quest’anno, alla Parrocchia di San Lanfranco che, come tutti gli anni per il mese di agosto, aprirà la propria cucina per la preparazione del pranzo. Un ringraziamento speciale infine va a tutti i volontari che durante l’anno prestano la loro opera sul territorio, sia all’interno delle mense sia nelle diverse associazioni di volontariato che si confrontano giornalmente con le più svariate fragilità, sia nel centro diurno aperto”.