E’ l’Università di Pavia la prima in Italia nell’annuale graduatoria del Censis riguardante i grandi Atenei statali (da 20mila a 40mila iscritti). Pavia precede Perugia “L’autorevole classifica dell’ente di ricerca – si legge in una nota dell’Università di Pavia – è stilata da oltre vent’anni per orientare le scelte di neo-diplomati ed è accompagnata da un’analisi sul sistema accademico. E’ un prestigioso risultato per Pavia, che già negli anni scorsi aveva conquistato il podio, ma che quest’anno raggiunge la vetta nazionale”. La valutazione degli Atenei è realizzata attraverso l’analisi di sei famiglie di indicatori: i servizi, le borse di studio e i contributi, le strutture, la qualità della comunicazione, l’internazionalizzazione e l’occupabilità calcolata sul tasso di occupazione dei laureati a un anno dal conseguimento del titolo. “Pavia – continua la nota – ha dimostrato di eccellere in tutti i settori realizzando un punteggio complessivo di 91 (i punteggi vanno da 60 a 110) il più alto di qualsiasi altra grande Università italiana”. La classifica del Censis è accompagnata anche da una valutazione delle singole aree di studio degli Atenei statali che si basa sull’analisi di 2 famiglie di indicatori: progressione della carriera degli studenti e internazionalizzazione: “Anche qui emerge l’eccellenza della didattica di Pavia. La facoltà di Medicina e Chirurgia si conferma, come negli anni scorsi, la migliore d’Italia. Pavia è ai primi posti nell’ambito delle facoltà scientifiche, dei corsi di laurea ad indirizzo psicologico e sul podio nella classifica nazionale delle facoltà di architettura e ingegneria edile-architettura”. “Esprimo estrema soddisfazione e orgoglio per tutto l’Ateneo – ha dichiarato il rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto -. Questo risultato dimostra che stiamo lavorando bene, guardando al futuro con importanti progettualità. E di più evidenzia la grande attenzione ai nostri studenti, per quanto riguarda sia la capacità di inclusione, sia l’elevata qualità dei nostri servizi. Davvero una Università e una città in cui studiare, crescere e, perché no, fare belle e importanti amicizie”.