Un nuovo progetto, per monitorare la qualità dell’aria a Pavia, ma anche per rendere la città più “camminabile, sostenibile, respirabile e smart”. E’ il “Bluest” (“Il più blu”), preparato dal Comune in collaborazione con l’Università e presentato anche ad altri 13 centri dell’hinterland pavese. Un progetto che, per essere realizzato, necessita di un finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro: soldi che potrebbero arrivare grazie al bando europeo Uia (Urban innovative action). La presentazione si è svolta a Palazzo Mezzbarba, alla presenza dell’assessore Massimiliano Koch (che ha le deleghe ad ambiente, verde e politiche energetiche) e dei professori Vittorio Casella, Cristiana Larizza e Riccardo Bellazzi dell’Università di Pavia. “Bluest” segue “Pulse”, un precedente progetto (che si concluderà all’inizio del 2020) grazie al quale sono stati posizionati oltre 40 sensori di rilevamento dell’aria in abitazioni private e aziende di Pavia: una rete capillare che consente di conoscere in tempo reale in numerosi luoghi di Pavia i livelli di inquinamento (anche se i dati ufficiali rimangono quelli forniti dalle centraline dell’Arpa). Nella foto, da sinistra, l’assessore Koch, Bellazzi e Casella. (A.Re.)