Pavia ha ospitato oggi, lunedì 4 novembre, le solenni celebrazioni per la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La giornata è iniziata con la deposizione, al Cimitero Maggiore, di una corona al Sacrario dedicato alla Prima guerra mondiale, gli onori ai Caduti e un momento di raccoglimento e preghiera. Alle 9.45 è seguito il raduno in Piazza del Carmine con la Fanfara A. Robinio di Legnano. Subito dopo è stata celebrata la S. Messa nella chiesa di S. Maria del Carmine, presieduta dal Vescovo Corrado Sanguineti (nella foto le autorità presenti nella basilica, ndr). “Ricordiamo oggi il sacrificio e le sofferenze di migliaia di giovani italiani, andati sul fronte nel conflitto che consentì alla nostra patria di conquistare l’unità nazionale – ha, tra l’altro, sottolineato Mons. Corrado nella sua omelia -. Oggi preghiamo affinchè l’Italia e l’Europa intera possano godere del bene della pace. Un’Europa unita, costruita sulle radici cristiane, è un patrimonio da far crescere”, Al termine il corteo con le autorità si è diretto in Piazza Italia dove si è svolta la cerimonia ufficiale. Dopo l’alzabandiera e la deposizione delle corone, sono seguiti il saluto del sindaco Mario Fabrizio Fracassi, le letture a cura della Consulta Provinciale degli Studenti e l’orazione ufficiale a cura del generale di divisione Marcello Bellacicco, vice-comandante delle truppe alpine dell’esercito.
Nel corso della cerimonia è stato anche letto il messaggio del ministro della difesa, Lorenzo Guerini: “Oggi 4 novembre, celebriamo l’Unità Nazionale e festeggiamo le nostre Forze Armate. Sento forte il dovere di ricordare tutti i Caduti che hanno combattuto, fino all’estremo sacrificio, credendo in un futuro di libertà e di democrazia per il nostro Paese. Se da un lato la Prima guerra mondiale è stata tra le pagine di storia più drammatiche vissute dal nostro Paese, dall’altro ha rappresentato la prima grande esperienza collettiva degli italiani. Un popolo che, dopo la sconfitta di Caporetto, seppe rialzarsi lottando per gli ideali di unità e integrazione nazionale. Da allora, l’Italia ha vissuto molti altri momenti importanti ed affrontato altrettante durissime prove, forte di quel cemento unitario emerso durante la Grande Guerra. Questo non dobbiamo dimenticarlo. Dobbiamo anzi provare ad innescare una nuova stagione fondatrice di quell’Italia che vogliamo affidare alle prossime generazioni, alimentando una più feconda idea di identità ed integrazione nazionale, favorendo così un processo ricostruttivo di unità e solidarietà. E’ proprio su questi principi che si fonda lo straordinario impegno quotidiano di tutti Voi, sempre pronti ad intervenire per la difesa del Paese e il bene dei cittadini, testimoni in Patria e all’estero, di quel grande valore umano e professionale che rende le Forze Armate un’eccellenza del nostro Paese. L’Italia è orgogliosa di Voi. Il vostro esempio di correttezza, di sobrietà, di efficienza, di onestà, di spirito di sacrificio, di rispetto per l’Italia e per le sue Istituzioni è ciò che vogliamo trasmettere alle future generazioni. A tutti Voi, uomini e donne della Difesa, voglio rinnovare a nome degli italiani e mio personale la più profonda gratitudine per il vostro impegno al servizio del Paese e delle sue Istituzioni. Viva il 4 Novembre! Viva le Forze Armate! Viva l’Italia!”.