Nata a Vigevano e residente a Pavia, Maria Pia Penasa racconta così la ragione della scelta del Ghislieri e l’entusiasmo per la borsa di studio: «Mi sono voluta inserire nella comunità di questo Collegio per vivere in un ambiente stimolante, lo stesso che ho avuto modo di conoscere attraverso la frequentazione di alcuni miei compagni di facoltà, Alunni del Ghislieri. Le mie aspettative sono state ampiamente confermate e subito ho avuto modo di prendere parte a progetti e iniziative davvero molto interessanti. Tra queste, la partecipazione al bando per la borsa di studio Tramuto&Porter Foundation. La fondazione era intenzionata a sostenere un collegiale che dimostrasse attitudine verso il tema della “compassionate leadership” e che fosse in grado di proporre, anche in collegio, iniziative sul tema. Subito ho cercato di capire il vero significato dell’espressione attraverso la lettura del libro scritto da Tramuto, “Compassionate Leadership”, riflettendo poi sulle mie esperienze passate per capire se e come mi fossi mai misurata con essa. Sono rimasta sorpresa quando ho capito di averla sperimentata in prima persona. Per una decina di anni ho fatto parte del gruppo scout “Pavia 1” e in questo contesto mi è capitato di partecipare a esperienze di gruppo in cui la collaborazione era essenziale. In particolare, per due anni sono stata capo squadriglia, sperimentando direttamente cosa vuol dire essere un leader e quanti vantaggi porta l’essere anche compassionevoli. Nell’ambito scoutistico, inoltre, mi era stato attribuito il totem, un nome composto da un animale e un aggettivo. Il mio era “ghiandaia premurosa”: la ghiandaia è simbolo di grande determinazione, insegna ad affermarsi e a utilizzare correttamente il proprio potere personale; l’aggettivo premurosa sottolinea il carattere compassionevole del mio carisma. Negli anni passati ho anche svolto diverse attività di volontariato attraverso la Caritas, la Comunità di Sant’Egidio e l’Operazione Mato Grosso, che mi hanno dimostrato quanto sia bello aiutare il prossimo e crescere insieme. In prospettiva futura il tema della “compassionate leadership” potrebbe essere ancora una volta centrale nella mia vita. Spero infatti di continuare gli studi e di riuscire a entrare nel mondo della ricerca, dove è essenziale costruire gruppi di lavoro coesi e affiatati. Credo quindi di essere stata selezionata da Donato Tramuto, il fondatore della fondazione, e da Jeff Porter, il co-fondatore, che ho avuto il piacere di conoscere di persona durante un colloquio, proprio per la mia propensione e sensibilità al tema, per averlo sperimentato in passato e per volerlo sviluppare in futuro» .
(NELLA FOTO DI LUCA PAIANO UN BEL PRIMO PIANO DI MARIA PIA PENASA)