Francesco Svelto, rettore dell’Università di Pavia, è stato invitato, unitamente a Giulia Grancini del Dipartimento di Chimica, a fare parte dell’Accademia di Ingegneria e Tecnologia, un’associazione multidisciplinare che ha l’obiettivo di stimolare e perseguire lo scambio di conoscenze tra Università, enti di ricerca e industria, fornendo valutazioni e raccomandazioni a stakeholder, decisori politici e società.
L’Accademia di Ingegneria e Tecnologia (itatec) è nata nel settembre 2022 presso l’Accademia dei Lincei. L’Italia era l’unico Paese EU, insieme alla Grecia, a essere privo di un’accademia per l’ampio settore dell’ingegneria e della tecnologia. Sono stati cooptati inizialmente 52 soci fondatori.
È presieduta dalla fisica Speranza Falciano e nel consiglio di presidenza vede anche il premio Nobel Giorgio Parisi.
L’elemento caratterizzante questa Accademia è la presenza, accanto ai soci eletti per merito, dei rappresentanti dei principali protagonisti del settore, a partire dalle maggiori industrie tecnologiche (produttori, integratori e utilizzatori di tecnologie), riuniti nel “Collegio dei Consiglieri”.
Insieme, le due categorie di soci formano un serbatoio stabile di esperti super-partes in grado di rappresentare le posizioni prevalenti nel mondo tecnico-scientifico.
Oltre al ruolo nazionale, l’Accademia ha l’ambizione di rappresentare l’ingegneria e la tecnologia italiana nei consessi internazionali.
In Europa, il coinvolgimento attivo all’interno dello “European Council of Applied Sciences, Technologies and Engineering” (Euro-CASE) permetterà al nostro Paese di partecipare appieno al meccanismo di consulenza scientifica della Commissione Europea, lo “Scientific Advice Mechanism” (SAM).
SAM prevede che la Commissione Europea, per le sue attività di policy, si avvalga delle raccomandazioni scientifiche indipendenti delle cinque unioni europee di accademie (fra cui Euro-CASE), attraverso un gruppo di alto livello di sette “Chief Scientific Advisors”.
È nella natura del lavoro di SAM, che deve sfociare in proposte di politiche e leggi EU, che i pareri richiesti alle accademie riguardino questioni di scienza applicata, per esempio la misura delle emissioni delle auto, i glifosati, la cybersecurity, le biotecnologie agricole.
(Nella foto il rettore Francesco Svelto e Giulia Grancini)