“La nostra lista civica vuole portare avanti i progetti più importanti, ma anche quelli legati all’ ‘urbanistica delle piccole cose’ che interessano da vicino le persone e che la giunta Fracassi negli ultimi cinque anni ha lasciato nel cassetto”. Angelo Gualandi, assessore all’urbanistica tra il 2014 e il 2019 nella giunta guidata da Massimo Depaoli, si ripresenta candidato al consiglio comunale di Pavia. Lo fa nella lista “Cittadini per Pavia” che fa parte della coalizione di centrosinistra che sostiene la corsa al Mezzabarba di Michele Lissia. Un movimento civico nato nel 2014, a fianco di Depaoli che avrebbe vinto quelle elezioni comunali. “Massimo Depaoli ha svolto un ruolo fondamentale in quel momento storico, vincendo la sfida con Alessandro Cattaneo che era considerato il ‘sindaco più amato d’Italia’ – sottolinea Gualandi ‐. Nella giunta Depaoli portammo avanti tanti progetti, lasciati poi in eredità a quella guidata da Fracassi che però li ha colpevolmente abbandonati”.
A cosa si riferisce?
“Pensiamo ad esempio alla nuova fermata ferroviaria, della quale non c’è più traccia nonostante fosse in buona parte già finanziata con il Piano periferie e il Parco per la Lombardia. Non si tratta solo di un’ulteriore fermata per i treni: rappresenta anche un’idea di sviluppo del motore economico di Pavia, legata all’Università, alla ricerca, ai nostri ospedali”.
Quali sono invece i progetti dell’urbanistica “delle piccole cose”?
“Quelli che riguardano la cura quotidiana della città, dai giardini alle scuole: temi che avrebbero dovuto essere al centro dell’azione della giunta uscente, ma abbiamo visto come il tanto sbandierato decoro si sia trasformato in degrado”.
Che altre questioni stanno a cuore alla vostra lista?
“Sicuramente i problemi di carattere sociale, legati alla sanità e alla necessità di una maggiore attenzione per tutti i cittadini. Va garantito a tutti l’accesso alle cure sanitarie. Siamo un gruppo di persone dotate delle competenze necessarie per sostenere Michele Lissia in progetti fondamentali per lo sviluppo della città, su temi condivisi dall’intera coalizione. Il nostro supporto sarà fondamentale”.
Che valore aggiunto può portare la candidatura di Michele Lissia al centrosinistra?
“Ho grande stima in lui e nelle sue qualità. E’ stato il ‘collante’ di delibere importanti. Durante l’Amministrazione Depaoli ha svolto un lavoro fondamentale per l’approvazione del nostro Piano urbanistico, approvato senza nessuna opposizione al contrario di quello dell’ultima consigliatura che è naufragato miseramente per le divisioni nel centrodestra. La scelta di Lissia è arrivata dopo un’ampia discussione ai tavoli della coalizione. Noi inizialmente eravamo per le primarie. Quando però il PD ci ha presentato una rosa di possibili candidati ci siamo indirizzati senza esitazioni sul nome di Lissia, ritenendolo il più adatto a portare avanti le nostre idee per Pavia”.
Quali sono le priorità?
“Prima di tutto occorre comprendere a che livello di degrado è la piscina Folperti; se non si può ristrutturarla, occorre trovare un luogo idoneo dove realizzare un nuovo impianto. Poi serve assolutamente una scuola media a Pavia Ovest, con spazi più adatti anche per alleggerire il traffico in centro. Deve tornare di attualità il tema della fermata ferroviaria. Vanno pensati ulteriori miglioramenti per lo spazio urbano, con la sistemazione di giardini pubblici, scuole, strade e marciapiedi, oltre ad una maggiore attenzione alle aree verdi. I cittadini andranno maggiormente coinvolti nelle scelte dell’Amministrazione”.
La vostra lista chiede maggiore aggregazione sociale…
“Un passaggio indispensabile se vogliamo migliorare il volto di Pavia. Nel contesto delle periferie un ruolo fondamentale può essere svolto dagli Oratori. Per la nostra generazione hanno rappresentato un punto di riferimento essenziale: erano posti sicuri, dove si svolgevano le attività del dopo‐scuola e si poteva fare sport a costo zero. Il Comune deve sostenere gli Oratori, luoghi ideali per la formazione e la crescita dei ragazzi. Ma gli Oratori, se aiutati, possono anche accogliere e seguire gli anziani”.
Per concludere torniamo al PGT adottato dalla giunta uscente, ma non approvato dal consiglio comunale. La nuova Amministrazione come si dovrà comportare?
“La delibera dovrà essere revocata, visto che contiene presunti punti illegittimi. Per le aree dismesse il discorso potrà proseguire con i programmi integrati di intervento, previsti dalla legge regionale lombarda. Andranno riportati a verde quei terreni sui quali la giunta Fracassi voleva far costruire. Il futuro PGT di Pavia dovrà prevedere la conservazione del centro storico e implementare le volumetrie negli edifici dismessi che non hanno pregio architettonico”.
A.Re.