“La decisione di candidarmi nasce dal desiderio di poter continuare il lavoro svolto negli ultimi cinque anni. C’è la necessità di chiudere il discorso sul PGT, per il bene della città, del territorio e di tante imprese che attendono l’approvazione di questo documento per avere una garanzia sul loro futuro. Ho sviluppato una conoscenza approfondita del Piano e so come muovermi; se dovesse invece arrivare un’altra persona, si dovrebbe cominciare da capo”. Massimiliano Koch è uno degli assessori della giunta uscente: nella squadra guidata dal sindaco Mario Fabrizio Fracassi ha avuto le deleghe all’Urbanistica, Edilizia Privata, Sportello Unico per le attività produttive, Ambiente, Decoro Urbano, Verde e Politiche energetiche. E’ stato lui ad occuparsi, in prima persona, del Piano di Governo del Territorio, adottato dalla giunta ma non approvato dal consiglio comunale per le note vicende degli ultimi mesi. Koch è presente nella lista della Lega, nella coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura a sindaco di Alessandro Cantoni. “La mia speranza – spiega – è portare avanti e concludere con Cantoni il lavoro avviato con Fracassi”.
L’obiettivo è concludere l’iter del PGT?
“Certo, perché ne conosco bene le dinamiche e so quanto è importante per lo sviluppo economico di Pavia. Ma non c’è solo il PGT. Dovremo lavorare con impegno anche per l’Asm e su altri temi”.
Come giudica l’operato della giunta uscente?
“Di lavoro se n’è fatto tanto. Siamo stati il primo Comune della Lombardia ad approvare le norme sulla rigenerazione urbana. E’ stato approvato il nuovo regolamento edilizio, necessario anche per ragioni igienico-sanitarie: quello precedente risaliva al 1977. E’ stato avviato un dialogo molto produttivo con le altre istituzioni cittadine”.
Nel suo ruolo di assessore ha anche seguito progetti fuori Pavia.
“Sì, in particolare quello del Ponte della Becca con il sindaco di Mezzanino e con il senatore Gian Marco Centinaio”.
Che rapporto ha avuto con gli uffici tecnici di Palazzo Mezzabarba?
“Ottimi. I dipendenti del Comune sono sempre stati contenti di lavorare con me”.
Alessandro Cantoni ha già dichiarato più volte che, in caso di elezione, uno dei suoi primi impegni sarà quello di portare a compimento l’iter del PGT con i necessari aggiustamenti.
“È un passaggio indispensabile. Ripartire da capo significherebbe perdere tre anni di lavoro con gravi conseguenze per il tessuto economico e imprenditoriale locale. Serviranno solo alcune correzioni, che non compromettano l’impianto generale del Piano. Imprese ed associazioni di categoria attendono un segnale dal Comune: non possiamo deluderle”.
Con la giunta uscente vi siete impegnati molto sul recupero delle aree dismesse…
“Un impegno prioritario, che si dovrà portare avanti insieme ad altre iniziative. Pensiamo anche a quanto si sta facendo per l’area Necchi ma anche per il Parco Cardano, un progetto cruciale per il futuro di Pavia, in particolare per le imprese e il mondo della ricerca, in un rapporto virtuoso tra pubblico e privato”.
Che valore aggiunto può portare Cantoni alla vostra coalizione?
“Cantoni è un politico che sa fare squadra, capace di confrontarsi con le istituzioni, è molto preparato. Ho avuto un ottimo rapporto con lui anche quando eravamo insieme in giunta. Nell’attuale campagna elettorale, mi contatta sempre quando deve affrontare temi urbanistici. Le sue qualità personali potranno farci fare un salto di qualità rispetto all’Amministrazione uscente, soprattutto in materia di comunicazione”.
Si parla tanto della necessità di rilanciare l’Asm…
“Certo. Ma non dimentichiamo quanto è stato fatto per la pulizia della città. Sono stati istituiti nuclei per il decoro, che andranno potenziati ed estesi progressivamente dal centro alle periferie. E meritano di essere citati anche gli interventi per il diserbo e della derattizzazione delle aree verdi”.
Cosa significherebbe per il centrodestra vincere queste elezioni comunali e per lei tornare al Mezzabarba?
“Il lavoro è stato impostato: servirebbero altri cinque anni per completarlo. Sappiamo quali sono i tempi della burocrazia. È stato impostato il discorso anche per la bonifica della Snia: quando inizieranno i lavori, potremo dire di aver avviato la rigenerazione in tutte le aree dismesse della città. Abbiamo ottimi rapporti con Regione, Università, Anas, Rete Ferroviaria Italiana e Demanio. Ci sono tutti i presupposti per contribuire al bene di Pavia e dei suoi abitanti”.
(A.Re.)