“Il futuro sindaco di Pavia dovrà avere la capacità di impostare una ‘politica dalle porte aperte’, con l’umiltà e l’acume necessari per collaborare con gli stakeholder presenti sul territorio, i primi interessati ad avere una città migliore e più attrattiva. Possiamo contare su un’Università e un sistema sanitario di eccellenza, risorse straordinarie. Vanno creati tavoli di lavoro allargati, per trovare le soluzioni più adeguate ai problemi”. Alessandro Cantoni, candidato sindaco sostenuto dalla coalizione di centrodestra alle elezioni comunali di Pavia dell’8 e 9 giugno, parte sempre dal dialogo e dall’ascolto. Il contatto diretto con i cittadini e le realtà locali è al centro del suo impegno in queste settimane di campagna elettorale: un confronto dal quale è scaturito il suo programma.
Come siete arrivati alla definizione del vostro programma?
“E’ il risultato di un percorso che ci ha visti presenti in tanti luoghi della città. Il nostro obiettivo era raccogliere il maggior numero possibile di indicazioni, che sono arrivate da istituzioni, associazioni di categoria e dai cittadini. Il programma fissa i punti cardine che, come centrodestra, vogliamo proporre per Pavia”.
Dagli incontri avuti, quale è la maggiore aspettativa dei pavesi?
“Prima di tutto emerge la richiesta di poter vivere in una città più sicura. Servirà un ulteriore sforzo per facilitare il compito delle forze dell’ordine, che già svolgono un lavoro encomiabile: di conseguenza andranno intensificati i controlli attraverso un sistema capillare di telecamere ad alta risoluzione”.
Parliamo di parcheggi e viabilità.
“E’ emersa, con evidenza, la richiesta di avere meno auto lasciate in sosta lungo le strade: da qui nasce l’idea di un sistema di parcheggi multipiano collegato ad un servizio di ‘bike sharing’ che consenta di muoversi in città seguendo i criteri di una mobilità leggera e sostenibile. Gli interventi sulla viabilità devono necessariamente tenere conto dell’evoluzione dei tempi e del continuo aumento della circolazione dei veicoli. Si dovrà pensare a modifiche per gli assi principali, con l’introduzione di formule di mobilità sostenibile che non solo rappresentano una sorta di obbligo morale per garantire il bene della comunità, ma ci vengono imposte anche da leggi nazionali ed europee e dall’Agenda 2030. Coinvolgeremo professionisti del settore, l’Ordine degli architetti e il Collegio dei geometri: solo lavorando in rete, troveremo le soluzioni più adeguate”.
Un’altra questione che sta particolarmente a cuore ai pavesi è quella del decoro.
“E’ vero. Negli incontri avuti nelle scorse settimane, in tanti ci hanno chiesto di poter vivere in una città più pulita. Sarà necessario avviare un dialogo costruttivo con Asm, per garantire una maggiore presenza degli operatori su tutto il territorio comunale di Pavia, dalle periferie al centro. Una migliore immagine della città diventerà un esempio da seguire da parte di tutti: credo, infatti, che ‘pulizia porta pulizia’ e ‘ordine porta ordine’ ”.
Come intendete affrontare la questione del PGT?
“Ce ne occuperemo sin dall’inizio della nostra azione amministrativa. Il futuro delle attività produttive e la capacità di attrarre nuove imprese in città dipendono dall’approvazione di questo documento”.
Quali sono gli altri punti inseriti nel vostro programma?
“Il nostro è un programma articolato, che attribuisce grande importanza anche a settori come cultura, arte, sport e tempo libero. E’ fondamentale anche l’ambiente: è emersa la richiesta di tutelare maggiormente le aree verdi, a partire dal Parco della Vernavola sino ad arrivare ai parchi gioco. Tra le nostre priorità, un’attenzione speciale va al fiume Ticino e agli altri corsi d’acqua cittadini: un assessore se ne occuperà con una delega specifica”.
Una Pavia più verde, dove sarà possibile anche fare più sport.
“In città sono presenti diversi impianti e operano numerose associazioni sportive dilettantistiche: realtà che meritano la giusta attenzione. Aiutare lo sport significa favorire la coesione sociale e creare nuove opportunità di incontro, per i giovani e i meno giovani”.
Non può mancare una riflessione sugli interventi che intendete svolgere in ambito sociale.
“Pavia deve tenere presente delle persone e delle famiglie in difficoltà e prendersi cura di chi ha bisogno di aiuto. Un servizio che va svolto applicando i principi della sussidiarietà, che ci stanno molto a cuore, grazie alla presenza in città di importanti realtà del Terzo Settore. E non dimentichiamo il lavoro che va svolto anche per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che purtroppo sono ancora presenti in diverse zone di Pavia”. (A.Re.)