Salute, sicurezza e integrazione: sono queste le tre parole chiave che riassumono le certificazioni ottenute dalla Fondazione Mondino IRCCS. Dallo scorso anno l’istituto è riuscito ad ottenere ben due certificazioni di grande importanza, la UNI ISO 45001:2023 per il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) e, come primo IRCCS a livello nazionale, la certificazione per la parità di genere. Entrambe si collocano in un percorso di welfare interno che mira all’attenzione e al sostegno del personale con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro migliore.
“Sono entrambi dei riconoscimenti significativi per la Fondazione Mondino- spiega il direttore generale Gianni Bonelli, nella foto- che si inseriscono in un percorso finalizzato a migliorare l’ambiente di lavoro, rendendolo più sicuro ed inclusivo. Siamo il primo IRCCS in Italia ad ottenere la certificazione di genere e tra i 7 che hanno ottenuto la ISO 45001, dimostrazione di come questi temi siano prioritari per lo sviluppo dell’Istituto. Lo sforzo è stato importante da parte di tutta la struttura e coincide con un cambiamento sia culturale che organizzativo a tutti i livelli”.
Primo e unico al momento Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico in tutta Italia, invece, nel raggiungimento della certificazione per la parità di genere, la certificazione UNI PDR 125:2022. Un traguardo importante che testimonia la centralità del dipendente per la Fondazione Mondino. Questa certificazione, infatti, interessa vari ambiti della vita delle persone e in questo caso ha l’obiettivo di abbattere eventuali ostacoli connessi a sesso, etnia, lingua, religione, ideologia politica, al censo e al ceto di appartenenza. Erroneamente focalizzato sul genere inteso come femminile e maschile, ha tra gli obiettivi anche un miglioramento delle condizioni lavorative per le donne e la protezione della maternità, ma si focalizza anch’esso su un approccio culturale, che vede al centro l’inclusività e l’integrazione.
La certificazione UNI ISO 45001:2023, rappresenta la prima norma internazionale per le aziende che adottano un comportamento virtuoso per la protezione dei propri lavoratori. Intraprendere il percorso per questa certificazione non è semplice, soprattutto per una realtà, come quella del Mondino, che coniuga assistenza, ricerca e ovviamente gestione aziendale. Si tratta, però, di un percorso necessario per chi ha deciso di investire nel potenziamento delle politiche di prevenzione per migliorare la sicurezza, la salute e il benessere dei propri dipendenti. Un percorso che vede coinvolto il personale in ogni sua funzione, dalla dirigenza all’operatività: nessuno è escluso da questo processo che può essere inteso proprio come una rivoluzione culturale. Un punto di partenza, che vedrà l’istituto impegnato nei prossimi anni anche per la conferma, che viene rinnovata di anno in anno. L’applicazione di queste norme porta a vantaggi concreti per l’istituto come la riduzione degli incidenti sul lavoro, la riduzione dei costi dei premi assicurativi, ma soprattutto la creazione di una vera e propria cultura della prevenzione e della salute che spinga sia i lavoratori a svolgere un ruolo attivo che i vertici aziendali a migliorare le performance di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Un circolo virtuoso di eccellenza, raggiunto oggi da soli 7 IRCSS nazionali sui 53 totali, tra pubblici e privati. Entrambe le certificazioni sono state rilasciate da Bureau Veritas, accreditato da Accredia (Ente Unico nazionale di accreditamento indicato dal Governo Italiano): per la complessità dei contenuti e dei processi, la Fondazione Mondino IRCCS si è avvalsa della consulenza della società HSEGAS-Gestione Ambiente e Sicurezza Srl di Pavia.