Una statua luminosa, com’è nello stile con cui Marco Lodola è diventato famoso in tutto il mondo, che rappresenta il Milite della Croce Verde Pavese in kepi e mantello con accanto una giovane Militessa e lo storico “cannoncino”, il primo mezzo di soccorso con cui prese avvio l’attività del Sodalizio pavese, un una fredda notte del 31 gennaio del 1910 (anno di fondazione dell’Ente). E’ il dono che il noto artista pavese ha fatto alla Croce Verde e che è stato presentato ufficialmente nella mattinata di sabato 23 marzo davanti ad un pubblico di giornalisti, simpatizzanti dell’ente pavese e di volontari, oltre che di coloro che prestano servizio oggi a bordo delle ambulanze e dei rappresentanti delle istituzioni: erano presenti il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, il candidato sindaco alle prossime elezioni Alessandro Cantoni, il consigliere regionale vigevanese Andrea Sala; a tagliare il nastro e scoprire l’installazione luminosa appesa alla facciata della sede di via Lovati è stata Antonietta Ravizza, moglie del compianto Giuliano, amico e storico presidente della Croce Verde.
“Non ci aspettavamo questo dono, che ci ha reso pieni di gioia e di orgoglio per quello che facciamo ogni giorno – ha detto il presidente della Croce Verde Pavese Paolo Bottoni durante l’inaugurazione dell’installazione luminosa -. E’ un orgoglio oggi poterla esporre, il nostro grande ringraziamento va all’artista ma anche ai nostri Militi, sia dipendenti che volontari, senza i quali la Croce Verde non potrebbe vivere”, ha aggiunto emozionato il presidente Bottoni.
Immagini e approfondimento relativo alla statua donata da Marco Lodola alla Croce Verde saranno presenti sul numero del settimanale “il Ticino” di venerdì 29 marzo.