E’ un piatto che, insieme alla già conosciuta “Zuppa alla Pavese”, potrebbe diventare uno dei simboli del cinquecentesimo anniversario della Battaglia di Pavia, in programma nel 2025. I “Soldaditos de Pavia”, antipasto tipico di Madrid e dell’Andalusia, sembrano legare il loro nome allo storico scontro, il 24 febbraio 1525, tra l’esercito francese guidato personalmente dal re Francesco I e l’armata imperiale di Carlo V: un evento, con la vittoria degli imperiali, destinato a cambiare le sorti dell’Europa. La delegazione di Pavia dell’Accademia Italiana della Cucina, guidata con impegno e grande entusiasmo da Giuseppe Rossetti, lancia l’idea di inserire i “Soldaditos” nei menù dei ristoranti locali che, l’anno prossimo, accoglieranno turisti e appassionati di storia provenienti da tutto il mondo. La proposta è stata illustrata in una serata conviviale svoltasi in un noto ristorante a pochi chilometri dal capoluogo. “I 500 anni dalla Battaglia di Pavia saranno un momento importante per far conoscere la città e lanciarla anche sotto il profilo turistico ed enogastronomico – ha sottolineato Rossetti -. Perché non promuovere anche un piatto che porta il nome della nostra città e sembra derivare l’origine del suo nome proprio dalla Battaglia? Tra l’altro è già molto popolare in Spagna, dove viene servito in numerosi locali”. I “Soldaditos” sono bastoncini fritti di baccalà, con il giallo della loro pastella e una striscia rossa di peperone. Lo storico Luigi Casali, uno dei principali studiosi della Battaglia di Pavia, ha spiegato nel corso della serata le ipotesi sul possibile collegamento tra questo gustoso antipasto e lo scontro militare di cinque secoli fa. Giovanni Merlino, commissario della Camera di Commercio di Pavia e rappresentante del Comitato (che vede la presenza anche di Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Comune) che sta organizzando il grande anniversario in calendario nel 2025, ha spiegato che “si stanno raccogliendo altre risorse per rendere ancora più ricco il programma di eventi”.