È iniziata nella mattinata di lunedì 29 gennaio, con la messa presieduta da mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano e metropolita della Regione ecclesiastica lombarda, la “Visita ad limina Apostolorum” dei vescovi delle dieci diocesi di Lombardia, a cui partecipa anche il Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti. L’avvio di lunedì si è concretizzato con la Santa Messa concelebrata da tutti i presuli lombardi nelle Grotte Vaticane, all’altare della tomba di San Pietro. Nei giorni successivi i vescovi sono stati impegnati in incontri con 15 dei 22 Dicasteri vaticani, il Tribunale della Rota Romana, la Pontificia Commissione per la Tutela dei minori, la Segreteria generale del Sinodo e la Segreteria di Stato.
I Vescovi hanno anche vissuto e condiviso momenti di preghiera e celebrazione nelle basiliche patriarcali di Roma e giovedì 1° febbraio incontrano Papa Francesco. L’ultima “Visita ad limina Apostolorum” dei vescovi lombardi si tenne nel febbraio 2013: come spiega mons. Giuseppe Scotti, segretario della CEL in un’intervista al portale della Chiesa Ambrosiana, quella del febbraio 2013, “poiché Papa Benedetto aveva appena rinunciato, fu, di fatto, un semplice saluto. Poi è arrivato il Covid e quindi siamo giunti al 2024. È chiaro che fare un check-up della situazione delle Chiese in Lombardia ora sia stato molto laborioso. Ogni diocesi – conferma al SIR mons. Scotti – ha preparato un dossier in media di 600-700 pagine, per le 23 domande alle quali si è dovuto rispondere, illustrando la situazione delle diocesi stesse, dei sacramenti, della Pastorale, degli Uffici amministrativi… Insomma, uno sguardo a 360 gradi”.
La visita dei vescovi lombardi, che si conclude il 2 febbraio con la celebrazione nella basilica di San Paolo fuori le Mura, segue quella dei presuli di Piemonte e Valle d’Aosta e precede quella delle Chiese del Triveneto.