“In un contesto nazionale in cui l’occupazione giovanile è ai minimi storici, con solo il 43,7% a livello nazionale dei giovani e delle giovani tra i 15 e i 34 anni con un posto di lavoro, con un vertiginoso calo dell’8,6% negli ultimi 18 anni, la provincia di Pavia si conferma la penultima provincia lombarda per retribuzioni medie”. A sottolinearlo, in una nota, è Luca Testoni (nella foto, ndr), coordinatore provinciale a Pavia di Sinistra Italiana.
“La condizione di stabile precarietà che colpisce non solo i più giovani ma anche le altre fasce di età, tanto che un lavoratore su tre teme per il proprio posto di lavoro, necessita di interventi celeri da parte delle istituzioni a tutti i livelli – continua Testoni -. Tanto a livello nazionale, con l’affossamento del salario minimo, quanto a livello locale, con un immobilismo assordante, il centro-destra non ha fatto nulla per arginare questa preoccupante situazione. Se dunque, da un lato, sono le politiche nazionali a poter produrre i maggiori effetti, dall’altro è lo stesso Statuto del Comune di Pavia ad assegnare al Comune un ruolo centrale nelle politiche per il lavoro. Se per la Giunta Fracassi il lavoro è stato uno dei tanti grandi assenti in questi quasi 5 anni di malagestione, sarà fondamentale per la Giunta che si appresterà a governare Pavia da giugno mettere in campo misure per invertire la rotta. È dunque necessaria l’introduzione di un salario minimo comunale, allargato anche agli appalti, ad un ruolo attivo del Comune nella gestione delle crisi e dell’apertura di confronto con le forze sociali per un’analisi sui bisogni, le necessità e la pianificazione degli investimenti per un vero sviluppo di Pavia e del territorio. È inoltre importante promuovere un servizio per l’inserimento lavorativo disabili, sulla scorta di quanto già accade in altri Comuni”.