Sono partiti oggi, lunedì 11 dicembre, i lavori di demolizione di 20 fabbricati all’interno del complesso immobiliare di proprietà dello Stato, conosciuto come ex Arsenale di Pavia. L’operazione si inserisce nell’ambito di un progetto di riqualificazione più ampio che l’Agenzia del Demanio sta portando avanti per la realizzazione del nuovo polo delle amministrazioni statali. Oggi sono entrate in funzione le ruspe (nella foto, ndr) alla presenza del sindaco Mario Fabrizio Fracassi, e del direttore regionale Lombardia dell’Agenzia del Demanio, Massimiliano Iannelli. Il progetto di demolizione è stato redatto dai tecnici dell’Agenzia del Demanio e ha ottenuto il via libera della Commissione Paesaggio del Comune di Pavia e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Provincia di Pavia, trattandosi di un’area vicina al fiume Ticino interessata da un vincolo di tutela paesaggistica. In sette edifici è stata riscontrata la presenza di sostanze contenenti amianto, pertanto prima della demolizione si dovrà procedere alla bonifica, in accordo con l’Agenzia per la Tutela della Salute di Pavia. I lavori di demolizione termineranno entro aprile 2024, in concomitanza con la pubblicazione della gara per la progettazione dell’intervento di riqualificazione complessivo. L’Agenzia del Demanio ha finanziato l’intero appalto per un totale di 1,3 milioni di euro. L’ex Arsenale diventerà il polo delle amministrazioni statali: tra gli uffici che vi verranno ospitati, è prevista anche la sede locale dell’Agenzia delle Entrate. “E’ un progetto importante per Pavia, che riusciamo a realizzare grazie alla disponibilità del direttore regionale dell’Agenzia del Demanio – ha sottolineato il sindaco Fracassi -. Sarà un nuovo luogo a disposizione dei cittadini che qui potranno trovare, oltre agli uffici pubblici statali, anche diversi spazi verdi”.