“La partecipazione è un fatto concreto: è, prima di tutto, partecipazione alla vita sociale, che comporta la disponibilità a mettere a disposizione anche una parte limitata del proprio tempo. Partecipazione, ad esempio, è aiutare un anziano che abita vicino a casa tua. Quando i ragazzi vengono incoraggiati a partecipare, sono i primi ad essere contenti”. L’analisi di Lorenza Violini, per 20 anni ricercatrice alla facoltà di Economia a Pavia e oggi professoressa ordinaria di Diritto Costituzionale all’Università statale di Milano, è andata al cuore del tema affrontato sabato 18 novembre nell’incontro promosso dalla Scuola di Cittadinanza della Diocesi di Pavia. Il confronto, svoltosi al Collegio Cairoli, aveva come titolo “Il bivio della democrazia. Partecipazione o astensione”. La giornalista Pierangela Fiorani, nel suo ruolo di moderatrice, ha sottolineato che “il tema della partecipazione richiama quello della libertà, e ci invita a creare legami: una prospettiva, oggi, sempre più difficile. Siamo alle porte di un un impegno importante per i cittadini di Pavia, che nei prossimi mesi saranno chiamati al voto per eleggere il nuovo sindaco. Riflettere su questi argomenti è, quindi, quanto mai opportuno”. Lorenza Violini, uno dei relatori dell’incontro, ha sviluppato il suo ragionamento collegando il Codice di Camaldoli, del quale proprio quest’anno si celebra l’80esimo anniversario, con la Costituzione italiana, entrata in vigore 75 anni fa.