“La filiera della scarpa, la storia, la cultura del saper fare, il futuro”. Mercoledì 27 settembre, nella Sala del Duca del Castello, Assolombarda ha celebrato la storia della filiera della scarpa nella città che ne ha fatto la storia: Vigevano.
OCCASIONE
Ad aprire il convegno il presidente della sede di Pavia di Assolombarda, Nicola De Cardenas, secondo cui «l’evento di oggi è un momento chiave nella manifestazione che abbiamo ideato per celebrare la cultura d’impresa nel nostro territorio, riconosciuto, a livello nazionale, da Confindustria, come Capitale della cultura d’impresa per il 2023. E’ un momento chiave perché la filiera della calzatura di Vigevano rappresenta un unicum in Italia. Grazie alla Regione e alla nostra opera progettuale e propulsiva, oggi il territorio è rientrato nella Carta europea degli aiuti a finalità regionale e può avere incentivi agli investimenti produttivi per il riequilibrio territoriale. La spinta deve passare da un elemento che, negli anni, ha inciso nelle performance del territorio: il nodo infrastrutture su cui ancora molto c’è da fare, costruendo collegamenti e nodi di scambio». Il sindaco Andrea Ceffa ha spiegato che «abbiamo ancora dei nodi da sciogliere ma il Distretto calzaturiero fa invidia a tutti, occorre lavorare su quello che c’è, esaltarlo». L’assessore regionale Guido Guidesi ha sostenuto che «bisogna costruire un futuro per questa filiera nel quale ci sia un piano progettuale che si rinnovi sempre, siamo la prima regione manifatturiera d’Europa, dovremmo trasmettere questa informazione alle nuove generazioni».
I VALORI
Come? «Ricordando che l’unicità del nostro distretto risiede nel fatto che qui c’è tutto – ha detto Maria Vittoria Brustia presidente di Brustia Alfameccanica Srl e presidente di Assomac – c’è Cimac, una scuola, Ars Sutoria, frequentata da tutto il mondo, i materiali, il design, le macchine. Certo è presente qualche sofferenza, ma il nostro è un settore che per l’Italia ha numeri positivi e in crescita». Per Cristina Roditi, Chief product officer di Manolo Blahnik, «Blahnik è presente qui da più di trenta anni. Occorre trasmettere ai giovani la passione, assieme alla creatività».
COSA MANCA
«A Vigevano manca una scuola di formazione – ha detto Massimo Martinoli, amministratore unico della Cesare Martinoli Caimar Srl e vice presidente Assolombarda – il nodo infrastrutturale va risolto, altrimenti tutti continueranno ad andare a Parabiago: facile da raggiungere da aeroporti e stazioni. Occorre una scuola di formazione nazionale, i politici devono darci una mano». Luigi Grechi, amministratore unico di Lgf Snc e presidente di Confartigianato Lomellina, insiste sul tema infrastrutturale: «Qui c’è tutta la filiera ma c’è ora, più avanti non si sa come andrà, occorre attirare le grande aziende come a Parabiago, lì la situazione infrastrutturale è diversa, dobbiamo affrontare questo grande nodo».
Isabella Giardini