Verrà inaugurata mercoledì 13 settembre, nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia, la mostra “Sant’Agostino a Pavia 723–2023 nelle carte della Biblioteca Universitaria”, con il patrocinio del “Comitato nazionale Sant’Agostino a Pavia 1300 anni”. L’evento rientra nel programma delle manifestazioni previste quest’anno, a 13 secoli dall’arrivo a Pavia delle reliquie del vescovo di Ippona.
Introdurrà l’incontro il direttore della Biblioteca, Francesco Conte; interverranno le curatrici Antonella Campagna, Luisa Erba e Maria Cristina Regali. La mostra (che resterà aperta sino al 23 ottobre) è divisa in due sezioni: nella prima i documenti e i libri esposti ripercorrono i tredici secoli della presenza dei resti di Agostino a Pavia e illustrano le vicende relative alle reliquie, all’arca e alla chiesa; la seconda testimonia la presenza di Agostino in Biblioteca, attraverso le sue opere, altre che scrivono di lui e le più belle illustrazioni del Santo.
La storia delle reliquie inizia intorno al 723, con il loro acquisto, in Sardegna, da parte di Liutprando. Il re longobardo le trasferisce a Pavia e le colloca nella chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro. Agostino entra da protagonista nella storia della città. Venerato anche come patrono dell’Università, nel ruolo di “protector Papiae”, nel 1505 compare nel frontespizio degli Statuti cittadini, a fianco del Regisole, insieme al proto-vescovo Siro.
Nella seconda sezione della mostra, sono esposti una selezione di codici e libri antichi conservati nella Biblioteca Universitaria di Pavia, accomunati dalla figura del Santo. Le didascalie sono corredate da un glossario, piccole schede esplicative che permettono di comprendere a pieno la mostra, anche a chi si avvicina al linguaggio dei libri per la prima volta.