Contadini, mercanti, pescatori: oggi ci siamo tutti. Ognuno con la sua professione o con il suo hobby. Cercatori di mestieri o per passione. Provetti Indiana Jones perché tutti assetati di vita, mendicanti di cielo. Chi, infatti, non si riconosce nel contadino o nel mercante che, felice come una Pasqua, vende tutto per comprare il tesoro prezioso, quello che cerca da tutta la vita? Il tesoro nascosto, la perla preziosa è «come il Regno dei cieli»: e tutti, allora come oggi, comprendiamo cosa sta dicendo Gesù. E che cosa ci sta proponendo: vendi tutto perché niente vale più del Regno dei cieli. «E così, indirettamente, Gesù dà alla gente istruzioni su come sarebbe ragionevole condurre la propria vita: cercando il Regno di Dio. Cercando, cioè, la perla più preziosa. Andando di mercato in mercato per trovarla, finché essa non capiti tra le mani» (Rosanna Virgili). Oggi però vorrei provare a cambiare il registro: e se il tesoro nascosto, se la perla di grande valore fossi tu? E se il contadino che ara, se il mercante che cerca fosse Dio Padre? Se Gesù fosse la “longa manus” di questo Padre che non riesce a stare senza nemmeno uno dei suoi figli? Mi domando allora: quando noi notiamo posti vuoti a tavola cosa facciamo? Ci lamentiamo per quelle assenze o, come il Padre, usciamo a cercare gli assenti? O forse – cosa davvero triste – non cerchiamo più perché da una parte pensiamo che gli assenti non siano né tesoro né perla preziosa e dall’altra che noi, i più fortunati (o i più bravi, i migliori, quelli che hanno capito tutto) abbiamo già trovato tesoro e perla e dobbiamo solo cercare di difenderli, custodirli, non rovinarli? Cerca chi sa di essere cercato, trova chi sa di essere trovato, desidera chi sa di essere desiderato. Contadini e mercanti e pescatori sono uomini e donne che amano il rischio, che conoscono il rischio, che sanno che chi non risica non rosica; noi sembriamo gioiellieri dietro una vetrina: guarda e non toccare. Se proprio vuoi compra ma a caro prezzo. Il Vangelo ci insegna a vendere prima di comprare, noi vorremmo avere senza far fatica.
Don Michele Mosa