Diventare mamma dopo un tumore non è, ancora oggi, qualcosa che si possa dare per scontato, tanto meno se il tumore è raro, non operabile, e per affrontarlo occorre un trattamento radicale in quella parte del corpo femminile che custodisce la fertilità. Invece questa è la storia di Angelica: nel maggio 2019 dalla Campania arriva a Pavia, al Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, con una diagnosi di condrosarcoma di grado 1 del sacro, vicinissimo a retto, utero e ovaie, e oggi stringe tra le braccia la sua piccola Federica di quasi 5 mesi. Nel mezzo, un ciclo di adroterapia sulla pelvi con ioni carbonio, la forma più avanzata di radioterapia, preceduto da un intervento del tutto insolito di dislocazione contemporanea del retto, dell’utero e delle ovaie per porre queste strutture al sicuro dal fascio di radiazioni e poterne erogare una dose radicale sul tumore. E poi il piccolo grande miracolo: una gravidanza spontanea, tanti ostacoli superati uno alla volta, grazie alla determinazione di una giovane donna e al coraggio di un gruppo di dottoresse del CNAO e del Policlinico San Matteo, che hanno creduto in lei, nella forza della vita e della scienza. “Ho scoperto di essere rimasta incinta durante il weekend della Festa della Mamma dell’anno scorso”, racconta Angelica. “Dopo le terapie cui mi ero sottoposta, non mi aspettavo che potesse accadere per vie naturali né di avere una gravidanza in cui tutto è stato davvero perfetto. All’inizio ero molto spaventata, avevo mille dubbi, non si sapeva come avrebbe reagito il mio corpo. Per questo ho deciso di farmi seguire là dove erano stati in grado di trattare il mio tumore e conoscevano bene la mia storia. Pavia mi aveva ridato la vita e la possibilità di dare la vita: la mia bambina doveva nascere lì. La dottoressa Amelia Barcellini del CNAO e la dottoressa Chiara Cassani del Policlinico San Matteo mi hanno preso per mano e da quel momento mi sono sentita al sicuro, ho ritrovato la serenità. Tanto che all’ultimo mese di gravidanza mi sono trasferita a Pavia, per essere certa che, anche in caso di parto prematuro, sarei stata assistita dalle ‘mie’ dottoresse”. “A nostra conoscenza – dice Maria Rosaria Fiore, medico radioterapista oncologo del CNAO e referente del trattamento dei sarcomi dell’osso – è la prima volta al mondo che si eseguiva un trattamento con ioni carbonio alla pelvi preceduto da una procedura di questo tipo per proteggere la fertilità. Le sedute si sono svolte nell’estate del 2019; nella primavera 2022 Angelica ci ha comunicato di essere incinta”.
Nella foto il team di medici che ha seguito la giovane mamma: da sinistra la dr.ssa Maria Rosaria Fiore (radioterapista oncologa CNAO), la dr.ssa Amelia Barcellini (radioterapista oncologa CNAO), il prof. Lorenzo Cobianchi (chirurgo del Policlinico San Matteo), la dr.ssa Federica Broglia (anestesista del Policlinico San Matteo), la dr.ssa Chiara Cassani (ginecologa oncologa del Policlinico San Matteo), e la dr.ssa Maria Paola Delmonte (anestesista del Policlinico San Matteo).