ASM Pavia ha provveduto ad avviare, nella mattinata di mercoledì 8 febbraio, l’attività di rimozione delle biciclette abbandonate,
in applicazione dell’ordinanza del Comune di Pavia che ne disciplina le modalità. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di fruibilità della città, garantire la sicurezza dei pedoni e preservare il decoro delle vie e delle piazze cittadine.
Le biciclette non più funzionanti che non possono essere fatte risalire al proprietario e gli eventuali catenacci/lucchetti, saranno portati direttamente da ASM Pavia presso la propria sede di via Donegani 21 e custoditi per un mese, a seguito del quale verranno avviate al processo di recupero del metallo.
La proprietà del mezzo rimosso potrà essere dimostrata con l’esibizione della chiave del lucchetto o con la presentazione della combinazione numerica della chiusura al fine di accertarne la corrispondenza con la catena tagliata in fase di rimozione e conservata con la bicicletta, o con altro mezzo idoneo a comprovarne la proprietà.
“L’utilizzo delle biciclette è molto importante per la mobilità di Pavia, tuttavia esistono anche criticità correlate, una di queste è rappresentata dagli abbandoni collegati ai furti, ma non solo, anche per cessazione d’uso da parte dei proprietari – ha detto il presidente di ASM Pavia Manuel Elleboro -. Questi mezzi abbandonati costituiscono intralcio e pericolo alla circolazione dei mezzi e dei pedoni per cui con il Comune di Pavia abbiamo deciso di intervenire in modo radicale e risolutivo attraverso la loro rimozione”.
“Sono davvero felice della partenza della campagna di raccolta delle biciclette abbandonate sul nostro territorio comunale (centro e periferia) – ha detto il consigliere comunale Gennaro Gallo -. Siamo di fronte ad un fenomeno di scarso senso civico e che continueremo a contrastare con la collaborazione dei tanti cittadini che, periodicamente, ci segnalano la presenza rottami di biciclette”.