E te ne vai, Giuseppe, nella notte
Chiuso in te stesso e nei tuoi pensieri
Con il suo volto inciso nei tuoi occhi
Le sue parole spada nel tuo cuore.
Ami Maria più della tua vita
A lei hai dato tutto ciò che sei
Ma quel bambino, lui da dove viene
Ladro di un cuore che sapevi tuo.
La tua bottega è oasi e rifugio
Il suo silenzio che odora di legno,
complice lieto di ogni tua giornata,
raccoglie muto i dubbi e le domande.
Ma tu Giuseppe, l’uomo giusto e mite,
non puoi lasciare il naufrago nel mare
non puoi lasciare Maria sola al suo destino
e il suo bambino solo nella notte.
Notte.
Qui sta la radice della fede
Fra la domanda che diventa dubbio
E la certezza che nasce dall’amore.
Sì, Giuseppe,
Maria non ti ha tradito: il suo cuore è ancora tuo.
E non è notte quella del tuo cuore:
è la forza travolgente della vita,
è il turbinio che nasce dall’amore.
È il Dio Bambino che ora sarà tuo
Tuo figlio, tuo amico e perfino tuo garzone
Nella bottega come nella vita.
L’alba, Giuseppe,
è il nuovo sì alla vita.
Vai con Maria verso l’eternità.
Vai con il bambino, l’Emanuele
Dio con noi per sempre.
Don Michele Mosa