“Approfondirò l’episodio: molto grave per mancanza di rispetto verso una studentessa fragile. Un incidente assolutamente non in linea con il grande impegno profuso dall’Università di Pavia nell’inclusione delle persone affette da ogni tipo di disabilità, assistite da un Servizio, il SAISD (Servizio Assistenza e Integrazione Studenti Disabili e con DSA), il cui operato è riconosciuto tra i più efficienti nell’ambito accademico italiano. “. Lo afferma il rettore Francesco Svelto, commentando (con una nota diffusa oggi, giovedì 10 novembre) la vicenda della ragazza, paziente oncologica e disabile al 100 per cento, che è stata allontanata da un’aula del polo San Tommaso nella quale avrebbe voluto mangiare il pranzo che si era portata da casa. La giovane è stata avvicinata dal personale, che le ha intimato di lasciare l’aula (applicando quanto previsto dal regolamento interno), nonostante il suo stato di salute non le permettesse di stare all’esterno. Alla studentessa è anche stato anche detto che sarebbero stati chiamati i carabinieri se non si fosse immediatamente allontanata. L’episodio è stato segnalato dal Coordinamento per il diritto allo studio (Udu).
“Ora, innanzitutto, porgo alla studentessa le più sentite scuse mie personali e dell’Ateneo – sottolinea ancora, nella nota, il rettore Svelto -.Quindi, aprirò una istruttoria interna per verificare i fatti e valutare la sussistenza degli estremi per avviare un procedimento disciplinare nei confronti del personale coinvolto”.