San Michele si (ri)veste di colori vivi e sorprendenti. Nella mattinata di martedì 14 giugno è stato possibile partecipare alla visita in anteprima riservata alla stampa dei lavori di restauro che hanno interessato la volta a crociera sopra il presbiterio e la volta a crociera della navata centrale di una delle chiese più belle di Pavia. Sorprendenti le scoperte che sono state fatte dai restauratori: “I toni neutri dovuti alle tinte utilizzate durante i restauri del 1865 che volevano sottolineare i tratti romanici con coloriture spente coprivano delle vere meraviglie cromatiche – ha commentato il professor Vittorio Vaccari, presidente dell’Associazione Il Bel San Michele Onlus che dal 2011 porta avanti iniziative di valorizzazione dedicate alla basilica pavese -. Abbiamo rinvenuto affreschi dai colori vividi, brillanti e in diversi punti conservati alla perfezione. Con questi rinvenimenti, particolarmente emozionanti, gli interni di San Michele cambiano completamente aspetto. Siamo sempre più convinti di voler portare avanti tutto il nostro grande progetto di restauro della basilica, che prevede gli interventi già iniziati ma anche l’intenzione di rendere San Michele un polo religioso e culturale di prim’ordine valorizzandone la fruizione da parte della città e dei visitatori che arrivano da fuori Pavia. Tra le nostre intenzioni anche quella di recuperare tutti i camminamenti di servizio che collegano internamente diverse aree della basilica rendendoli finalmente aperti e percorribili per tutti, ripristinare i camminamenti sulla facciata, realizzare una nuova illuminazione che valorizzi appieno tutta la bellezza di San Michele, prevedere un impianto di domotica e attrezzare la chiesa di un piano di sicurezza per eseguire lavori in acrobatica, meno costosi di quelli tradizionali”.
“Tra le scoperte più importanti, abbiamo individuato un affresco che ritrae l’incoronazione di un imperatore che avviene proprio in questa chiesa – ha precisato Carlo Bergamaschi, direttore dei lavori di restauro progettati da A7 Design -: da sempre si attribuiva quell’incoronazione a Federico Barbarossa ma nel cartiglio che abbiamo trovato appena sotto l’affresco si legge chiaramente ‘Constantinus’, chiaro riferimento all’imperatore Costantino”.
Gli affreschi saranno visibili al pubblico da mercoledì 22 giugno.