L’obiettivo è prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose nell’edilizia. Con questo proposito la sezione di Pavia dell’Ance ha aderito al protocollo d’intesa per la legalità nel settore, sottoscritto a livello nazionale tra il Ministero dell’Interno e l’Associazione nazionale costruttori edili. L’iniziativa è stata presentata oggi, mercoledì 16 marzo, in Prefettura, alla presenza del prefetto Paola Mannella, del presidente di Ance Pavia, Alberto Righini, e dei vertici locali delle forze dell’ordine: il colonnello Luciano Calabrò, comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Luigi Macchia, comandante provinciale della Guardia di Finanza, e il questore Alessio Cesareo. “Il protocollo – sottolinea una nota – prevede un più stretto raccordo tra Ance e Prefettura per promuovere presso le imprese la cultura della legalità e potenziare il ricorso allo strumento delle ‘white list’, con particolare riferimento alle imprese operanti nei settori maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni mafiose”. In particolare Ance Pavia si impegna “a promuovere, presso tutte le imprese associate, l’adozione di regole mirate a disciplinare la scelta responsabile dei propri fornitori e subappaltatori attraverso la preventiva verifica di iscrizione degli stessi nelle ‘white list’ o nell’anagrafe antimafia degli esecutori, o mediante accesso alla banca dati nazionale antimafia”. “In provincia di Pavia – ha sottolineato il prefetto Mannella – non si registra un allarme specifico sulle infiltrazioni mafiose in campo imprenditoriale, come conferma il numero limitato di interdittive attuate negli ultimi anni. Ma è evidente che l’adesione di Ance a questo protocollo offre ancora più garanzie di legalità”. “Abbiamo aderito con entusiasmo – ha aggiunto il presidente Righini -, perchè è fondamentale per le nostre imprese poter operare in modo trasparente. E’ uno strumento che aiuterà le aziende a capire se i loro partner sono affidabili. Vogliamo estirpare dal nostro territorio ogni possibile infiltrazione mafiosa: chi non si muove nella legalità, va escluso dal mercato”.
(Nella foto, da sinistra, il colonnello Luciano Calabrò, comandante provinciale dei carabinieri, Alberto Righini, presidente di Ance Pavia, Alessio Cesareo, questore di Pavia, Paola Mannella, prefetto di Pavia, e il colonnello Luigi Macchia, comandante della Guardia di Finanza di Pavia)