E’ partito dalla pistola di Massimo Adriatici (nella foto ANSA, ndr), avvocato, assessore alla sicurezza del Comune di Voghera (Pavia), il colpo di pistola che nella serata di martedì 20 luglio, poco dopo le 22, ha ucciso un 39enne di nazionalità marocchina. Inizialmente le condizioni dell’uomo non sembravano gravi, poi si sono aggravate sino al decesso. Il fatto è accaduto in piazza Meardi nella città oltrepadana. Adriatici (che si è autosospeso dalla giunta, come ha annunciato in una nota il sindaco Paola Garlaschelli), mercoledì è stato posto agli arresti domiciliari ed è indagato per eccesso colposo in legittima difesa. Dai primi accertamenti condotti dai carabinieri, sembra che il fatto sua avvenuto dopo una lite. Stando ai racconti di alcuni clienti che frequentano il bar di piazza Meardi di fronte al quale è avvenuto l’episodio, un cittadino che era presente avrebbe visto il marocchino lanciare una bottiglia contro l’assessore Adriatici. Un particolare che, se dovesse trovare conferma, potrebbe rivelarsi utile per le indagini nelle quali al momento, come detto, è contestato l’eccesso colposo di legittima difesa. Secondo una prima ricostruzione fornita da Adriatici ai carabinieri, uno spintone l’avrebbe fatto cadere per terra e in quel mentre sarebbe partito un colpo, uno solo, ma fatale. L’assessore ha raccontato di aver sparato involontariamente: il colpo sarebbe partito dalla sua arma, regolarmente detenuta, accidentalmente. Originario di Voghera, Adriatici era stato nominato assessore alla sicurezza nel Comune oltrepadano nell’ottobredel 2020. Eletto nelle file della Lega, è titolare di uno studio di avvocatura molto noto, ed è salito all’onore delle cronache locali per iniziative contro la cosiddetta ‘malamovida’ come l’abuso di sostanze alcoliche nelle ore serali.