“Una regolare attività fisica e una dieta equilibrata aiutano a prevenire il Covid-19 o, comunque, a limitare i danni provocati dal virus, mantenendo bassi i toni infiammatori”. Il prezioso suggerimento arriva da Fabrizio Salvucci (nella foto, ndr), cardiologo pavese stimato per la sua attività professionale e conosciuto anche per il suo grande impegno in ambito sportivo (è presidente dell’Athletic Pavia, una società con un grande settore giovanile che si distingue anche per importanti iniziative in campo sociale) in un’intervista che è stata pubblicata sul settimanale “il Ticino” e che proponiamo anche ai lettori del sito www.ilticino.it “Gli studi condotti – sottolinea Salvucci – dimostrano che il Covid-19 provoca una violenta infiammazione multiorgano: in pratica è una ‘riedizione’ di malattie infiammatorie già conosciute. Per contrastare il virus, bisogna impedirgli di attecchire su un terreno per lui fertile: si può farlo riducendo prima di tutto l’infiammazione”. “L’obesità, il diabete e tutte le patologie cardio-cerebro-vascolari, autoimmuni o degenerative, possono essere provocate da toni infiammatori particolarmente elevati. Se invece il livello dell’infiammazione rimane basso, anche il Covid-19 non provoca danni tali da condurre un paziente in Rianimazione o addirittura, come è accaduto purtroppo per tante persone contagiate, al decesso”. Posta questa doverosa premessa, il cardiologo indica la strada da percorrere per evitare di contrarre il Coronavirus, o comunque limitare il più possibile le conseguenze dell’infezione: “Per ridurre i livelli infiammatori bisogna seguire uno stile di vita sano, con una regolare attività fisica e una corretta alimentazione. E’ un consiglio che vale per tutti, anziani compresi”. “Una persona magra e in buona forma, generalmente vive meglio anche una malattia – sottolinea Salvucci -. Non è un caso che siano stati trovati soggetti che, pur essendo risultati positivi al Covid-19, continuavano a fare sport: erano assolutamente asintomatici, non si erano neppure accorti di essere stati contagiati”. Quando si parla di attività fisica, non si deve necessariamente pensare a una pratica sportiva particolarmente impegnativa: “E’ sufficiente un esercizio svolto con regolarità: bastano anche una passeggiata o un giro in bicicletta tre o quattro volte la settimana. Anche chi è più avanti con gli anni può permetterselo, soprattutto adesso che stiamo entrando nella bella stagione. Trovo sbagliato continuare a ‘terrorizzare’ gli anziani, sostenendo che devono restare sempre in casa: così, tra l’altro, si ottiene l’effetto inverso. E’ giusto invece spiegare loro che possono uscire in determinate ore della giornata, scegliendo luoghi il più possibile isolati e mantenendo il distanziamento. Durante una passeggiata porteranno sempre la mascherina, magari togliendosela per qualche secondo se in quel momento non c’è nessuno sul loro cammino. Sono convinto che è fondamentale dare fiducia alle persone, cercando di responsabilizzarle il più possibile: è un discorso che va fatto con gli anziani, così come con i giovani”. Accanto a una regolare attività fisica, è importante anche un’alimentazione corretta: “In Italia siamo fortunati, potendo fare affidamento sulla Dieta Mediterranea che non a caso l’Unesco ha inserito nella lista dei ‘Patrimoni Culturali dell’Umanità’. Nel nostro Paese ci sono regioni che vantano record di longevità, legati anche ai cibi mangiati a tavola: pesce, frutta, verdura possono aiutarci a stare meglio e più in forma. E ricordiamo anche che gli alimenti cucinati in casa sono sempre più sani di quelli che si trovano al supermercato, spesso preparati con conservanti e più ricchi di grassi saturi”.
Alessandro Repossi