Il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, è intervenuto questa sera, lunedì 8 marzo, con una sua dichiarazione in merito alla vicenda della transazione del Comune di Pavia con i legali di Giampaolo Chirichelli, l’ex presidente di Asm Pavia. Ecco la dichiarazione integrale di Fracassi:
“Deve innanzi tutto essere ben chiaro che la Giunta Fracassi ha operato e si è fattivamente adoperata in continuità con quanto inizialmente intrapreso dalla Giunta Depaoli, con deliberazione 12/5/2016 n.97, per garantire al Comune di Pavia il risarcimento per danno di immagine – accertato in sede penale nel 2019 -, adottando la deliberazione 26/11/2020 n. 363.
Le trattative sono state poi condotte in autonomia dal dirigente competente, che ha compiuto valutazioni di contenuto esclusivamente economico, senza confronto diretto sul merito della vicenda con il Sindaco. A questo proposito si ritiene che il dirigente avrebbe quanto meno dovuto tenere conto che la costituzione di parte civile fu deliberata dalla Giunta comunale della passata Amministrazione e che l’effetto pratico della transazione è l’abbandono della costituzione di parte civile in appello.
Il dirigente in questione, dinanzi all’alternativa tra acquisire l’importo della somma già liquidata a titolo di danno di immagine dal giudice penale di Pavia, per euro 20.000, e correre il rischio di non acquisire alcunché ha ritenuto conveniente per il proprio erario accettare la proposta di transazione per euro 30.000 offerti dai legali del Chirichelli, sempre risultato incapiente perché nullatenente. La maggior somma di euro 10.000, rispetto alla somma liquidata dal Tribunale Penale di Pavia, è destinata a coprire le spese legali sopportate dal Comune.
Il dirigente, senza consultare né il Sindaco né la Giunta, avrà sicuramente agito in buona fede, cercando di fare gli interessi dell’Ente, ma su una questione del genere avrebbe dovuto consultarsi con il vertice dell’Amministrazione: cosa che non ha fatto e che risulta molto grave.
Si precisa che la determinazione dirigenziale è supportata dal parere di convenienza degli avvocati incaricati dal Comune e dal parere favorevole dei revisori dei conti.
Per quanto riguarda, poi, il filone principale del processo, quello che vede coinvolta ASM Pavia, il pensiero del Sindaco è perfettamente in linea con quello dell’attuale presidente, Manuel Elleboro, con il quale lo aveva già stato condiviso in passato: ASM, essendo la principale parte lesa ed essendo in discussione un ammanco cospicuo di euro 1.300.000, non dovrà accettare eventuali transazioni al ribasso.
Si approfitta del discorso anche per annunciare che il Comune, come già condiviso con la maggioranza e con ASM Pavia, agirà in giudizio anche per la vicenda Technostone, che coinvolge altre figure, in momenti diversi e per importi decisamente superiori.
Anche in questo caso la volontà è quella di tutelare gli interessi del Comune e quelli dei cittadini pavesi”.
Le trattative sono state poi condotte in autonomia dal dirigente competente, che ha compiuto valutazioni di contenuto esclusivamente economico, senza confronto diretto sul merito della vicenda con il Sindaco. A questo proposito si ritiene che il dirigente avrebbe quanto meno dovuto tenere conto che la costituzione di parte civile fu deliberata dalla Giunta comunale della passata Amministrazione e che l’effetto pratico della transazione è l’abbandono della costituzione di parte civile in appello.
Il dirigente in questione, dinanzi all’alternativa tra acquisire l’importo della somma già liquidata a titolo di danno di immagine dal giudice penale di Pavia, per euro 20.000, e correre il rischio di non acquisire alcunché ha ritenuto conveniente per il proprio erario accettare la proposta di transazione per euro 30.000 offerti dai legali del Chirichelli, sempre risultato incapiente perché nullatenente. La maggior somma di euro 10.000, rispetto alla somma liquidata dal Tribunale Penale di Pavia, è destinata a coprire le spese legali sopportate dal Comune.
Il dirigente, senza consultare né il Sindaco né la Giunta, avrà sicuramente agito in buona fede, cercando di fare gli interessi dell’Ente, ma su una questione del genere avrebbe dovuto consultarsi con il vertice dell’Amministrazione: cosa che non ha fatto e che risulta molto grave.
Si precisa che la determinazione dirigenziale è supportata dal parere di convenienza degli avvocati incaricati dal Comune e dal parere favorevole dei revisori dei conti.
Per quanto riguarda, poi, il filone principale del processo, quello che vede coinvolta ASM Pavia, il pensiero del Sindaco è perfettamente in linea con quello dell’attuale presidente, Manuel Elleboro, con il quale lo aveva già stato condiviso in passato: ASM, essendo la principale parte lesa ed essendo in discussione un ammanco cospicuo di euro 1.300.000, non dovrà accettare eventuali transazioni al ribasso.
Si approfitta del discorso anche per annunciare che il Comune, come già condiviso con la maggioranza e con ASM Pavia, agirà in giudizio anche per la vicenda Technostone, che coinvolge altre figure, in momenti diversi e per importi decisamente superiori.
Anche in questo caso la volontà è quella di tutelare gli interessi del Comune e quelli dei cittadini pavesi”.
Mario Fabrizio Fracassi (Sindaco di Pavia)