L’Asm Pavia si riorganizza in otto divisioni operative

Sul sito l’intervista al presidente di Asm Pavia Manuel Elleboro uscita sul settimanale “il Ticino” di venerdì 30 ottobre

La nomina del geologo Manuel Elleboro (nella foto, ndr) è probabilmente la più positiva tra quelle fatte dal sindaco Fracassi. L’esperienza e la competenza del nuovo timoniere dell’Asm è dimostrata in questi pochi mesi di lavoro, durante i quali Elleboro ha rivoltato come un “calzino” l’Asm, dandole una nuova organizzazione e traguardi ambiziosi. Incontriamo il presidente nella sede Asm di via Donegani alla presenza della sua responsabile della comunicazione Laura Ostè e del nuovo direttore generale, l’avvocato Davide Conti.

 

Presidente, dopo l’assemblea del 16 ottobre, come si configura il nuovo assetto del Consiglio di Amministrazione dell’ASM di Pavia?

 

“Il C.d.A. mantiene un assetto con tre componenti, vale a dire il sottoscritto, l’Avvocato Elisabetta Fedegari, in rappresentanza dei Comuni Soci minoritari e il Dott. Piero Ramponi, nominato dal Comune di Pavia”.

 

L’ingresso nel Cda di Piero Ramponi, pavese doc, già direttore generale di Cispel Lombardia Services s.r.l., società di consulenza dell’associazione tra le aziende e gli enti di servizi pubblici locali (come l’ASM) con 270 aziende iscritte, porta notevole esperienza in Asm. Lei come intende sfruttarlo?

 

“Penso di poter trovare un valido supporto sia per ciò che concerne la costruzione delle divisioni operative che si occuperanno di nuovi servizi, in particolare nella gestione del personale, sia nei processi che interesseranno l’azienda su scala extracomunale, vale a dire nelle possibili integrazioni societarie e nel processo di fusione di LGH in A2A”.

 

L’assemblea le ha conferito oltre all’incarico di presidente anche la nomina di amministratore delegato con pieni poteri. Perchè questa scelta e come intenderà servirsene?

 

“La scelta dell’Assemblea dei Soci è maturata proporzionalmente all’esigenza di veder accelerare i processi decisionali e il loro effetto concreto sui servizi erogati. Intendo servirmi delle deleghe esattamente nella logica di accorciare le distanze e quindi il tempo di risposta tra indirizzo del Socio, programmazione delle azioni e applicazione delle stesse. A titolo esemplificativo se oggi decidiamo, come abbiamo fatto, di cambiare cestini e cestoni per garantire un idoneo presidio del decoro cittadino, non può passare un anno tra procedura di acquisto, consegna, collocazione, ma deve passare non più di un mese e mezzo. Questo è l’unico sistema per risultare competitivi e giustificare la gestione dei servizi “in house” piuttosto che affidarli al mercato”.

 

L’assemblea ha nominato altresì Davide Conti, avvocato di Parma, esperto in diritto amministrativo, come Direttore Generale della Società. La scelta di una figura professionale del genere, di un esperto delle leggi che regolano il mondo degli enti dei servizi pubblici locali, rientra in una precisa strategia a cui lei aveva precedentemente pensato? Perché?

 

“Si, la logica è quella di snellire e velocizzare i processi formali, che in queste società costituiscono uno dei maggiori aggravi sulla gestione. Il coordinamento tecnico tradizionalmente gestito dai Direttori Generali può essere tranquillamente surrogato dall’Amministratore Delegato, per la programmazione, e dai Responsabili di Divisione, per la gestione operativa”.

 

Con il nuovo direttore dovrete decidere anche la nuova organizzazione dei quasi 230 dipendenti dell’Asm di Pavia. Tale personale sarà quindi suddiviso in divisioni? E a quali competenze saranno destinate queste divisioni?

 

“Confermo la riarticolazione dell’organizzazione societaria per Divisioni operative dedicate rispettivamente a Amministrazione e finanza, Processi formali, Ciclo rifiuti, Decoro e Verde, Sosta e Mobilità, Servizi cimiteriali, Attività tecniche e Servizio Idrico. Oltre a queste, una Divisione specifica, dedicata alla verifica della qualità di tutti i servizi erogati, dipenderà direttamente dall’A.D.”.

 

La provincia di Pavia ha troppe aziende municipalizzate. Una provincia di 500mila persone con troppe aziende municipalizzate, con tanti presidenti e direttori ed aziende che trattano rifiuti in modi diversi, sembrano dispersive. Lei ha accennato nella scorsa intervista ad un eventuale accorpamento con un’altra azienda. Si tratta del Clir lomellino di cui lei è stato presidente?

 

“Guardi, personalmente ritengo che servizi pubblici essenziali, di rilevante impatto sociale oltre che economico, come acqua e rifiuti debbano essere mantenuti in mano rigidamente pubblica, ancor più se declinabile in controllo pubblico locale. Chiaramente le aziende come ASM Pavia devono tendere ad operare come i migliori privati per essere competitive e rispettare comunque le regole del mercato. In questa logica, penso che se in un settore del territorio provinciale un’azienda pubblica operante nel ciclo dei rifiuti entra in difficoltà, le altre aziende pubbliche provinciali dovrebbero intervenire per evitare che servizi strategici per le politiche territoriali vengano frammentati e assoggettati a mero interesse economico, con conseguente impatto sui profili tariffari. Questo non significa avviare operazioni di salvataggio, ma semmai operare perché un soggetto pubblico più strutturato si sostituisca progressivamente a soggetti meno strutturati. Noi non abbiamo un mandato a fare salvataggi, ma semmai a integrare, perlomeno nelle attività operative, le aziende provinciali che si occupano di ciclo dei rifiuti. Le strade per farlo possono essere molteplici”.

 

Qualche esponente della sinistra afferma che con l’assorbimento del Clir (presieduto da Federica Bolognese) i pavesi pagheranno i debiti dei lomellini. Sono solo malevole affermazioni?

 

“Diciamo che sono affermazioni legittime, ma decontestualizzate rispetto agli indirizzi che abbiamo e agli orientamenti che stiamo assumendo. I pavesi non pagheranno i debiti del CLIR”.

 

L’ex senatore Luis Alberto Orellana ha recentemente criticato un bando poco verde di Asm Pavia per la raccolta di rifiuti particolari quali oli esausti, batterie usate, ed altro.

 

“L’ecologia giusta è la risultanza di una sintesi tra impatto sull’ambiente e impatto economico. Lo squilibrio in un senso o nell’altro fa solo danni. Stiamo preparando un modello di Raccolta Differenziata che produrrà un radicale decremento dell’impatto sulla circolazione dei mezzi su strada. Sono tematiche alle quali siamo molto sensibili”.

 

 

IL NUOVO DIRETTORE GENERALE

 

Davide Conti, 50 anni, da poco più di una settimana è il direttore generale di Asm Pavia. Arriva da Parma ma ha profonde radici pavesi. A Pavia si è laureato in giurisprudenza nel 1994.  A Parma si trasferì nel 2001. “A Pavia sono affettivamente legato”, dice l’avvocato Conti.

 

Lei avvocato ha esercitato in importanti studi legali a Milano e Parma. Come potrà essere utile la sua esperienza in Asm Pavia?

 

“La ritengo utile per velocizzare gli aspetti formali che affrontiamo quotidianamente e che possono essere importanti alla governance dell’azienda, al Cda. Questo parte dalla riorganizzazione molto approfondita delle strutture societarie, che è attualmente in corso”. Hobbies del nuovo direttore: tennis. Quando il lavoro lo permette.

 

Antonio Azzolini

(azzolini52@gmail.com)