“Non possiamo nascondere le nostre preoccupazioni per l’aumento dei casi di positività registrato negli ultimi giorni. Però, rispetto a quanto è avvenuto nello scorso febbraio, quando l’arrivo dell’epidemia ci colse all’improvviso, stavolta possiamo dire di essere preparati”. Lo ha dichiarato il prof. Raffaele Bruno, direttore di Malattie Infettive al San Matteo di Pavia, intervenendo alla presentazione del libro “La Storia del Coronavirus a Pavia” (Typimedia editore) scritto da Alessandro Repossi, direttore del settimanale “il Ticino” e corrispondente dell’Ansa. All’evento, svoltosi alla libreria “Il Delfino”, ha partecipato anche il sindaco Mario Fabrizio Fracassi.
“Non abbiamo dati scientifici certi per prevedere cosa accadrà nei prossimi mesi – ha sottolineato l’infettivologo pavese -. Certo, non si può negare che nelle ultime settimane il virus abbia ripreso a circolare. Se crescono i contagi di conseguenza aumentano anche i ricoveri compresi quelli nelle terapie intensive, anche se la situazione per fortuna resta sotto controllo. Per prevenire la diffusione del virus, restano fondamentali le regole conosciute: portare la mascherina, il distanziamento sociale, lavarsi o disinfettarsi le mani più volte al giorno. Certamente si può normare tutto, ma non il senso di responsabilità che dipende dai comportamenti delle persone”.
Su una possibile nuova ondata di contagi in autunno, il prof. Bruno ha spiegato che “non è corretto parlare di una seconda ondata, in quanto la prima in effetti non si è mai esaurita. E’ un peccato che l’estate non sia stata utilizzata per azzerare i casi, come speravamo”.
Sull’arrivo del vaccino anti-Covid, il direttore di Malattie Infettive del Policlinico di Pavia non ha voluto sbilanciarsi: “Non è un argomento di mia competenza. Quando sarà pronto, il problema sarà la produzione su scala mondiale. Dalle notizie che si hanno, ritengo che sarà disponibile nel primo semestre del 2021 e potrà essere somministrato nel corso del prossimo anno. In attesa del vaccino anti-Covid, sarà importante una vaccinazione di massa contro l’influenza stagionale: per gli over-60 è consigliabile anche la vaccinazione anti-pneumococcica”.