Dopo mesi di obbligato distacco a causa del Coronavirus i volontari di AGAL (Associazione Genitori e Amici del bambino leucemico) sono finalmente rientrati a Casa Mirabello, dove l’associazione accoglie gratuitamente i minori malati insieme ai loro familiari che approdano a Pavia con la speranza di una cura presso l’Unità di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico San Matteo. Per festeggiare questo atteso rientro la squadra, coordinata dalla volontaria Paola Ramaioli, educatrice di professione con una grande esperienza, ha organizzato un laboratorio speciale intitolato La mia prima patente. “Abbiamo pensato a un’attività che si potesse svolgere anche all’aperto – spiega la volontaria AGAL -, sfruttando il bel giardino della casa e il fornito parco mezzi, composto da biciclette, tricicli e monopattini, e che ci permettesse al contempo di coinvolgere il maggior numero di bambini, compatibilmente con le loro condizioni di salute ed età differenti”. 6 i piccoli ospiti coinvolti e 3 i volontari. Insieme, armati di cartoncini, colla e colori, hanno realizzato alcuni tra i principali cartelli stradali imparando il loro significato. Con gessetti e birilli hanno poi realizzato un vero e proprio percorso in giardino. Infine ciascun bambino ha affrontato il tracciato rispettando la segnaletica. Il laboratorio si è quindi concluso con la consegna di speciali patenti. L’iniziativa ha riscosso un grande successo tra i bambini della casa, offrendo loro qualche ora di svago e serenità. L’estate, infatti, è lunga per i minori gravemente malati costretti a rimanere in città per non interrompere le terapie. Soprattutto quest’anno, dopo un’emergenza sanitaria che ha limitato ancora di più le loro possibilità di distrazione. “È importante ricordare che questi piccoli sono prima di tutto dei bambini – sottolinea Paola Ramaioli – non soltanto dei malati -. Per loro la dimensione del gioco, della condivisione e dell’apprendimento in qualche modo fa parte della cura e non deve mai venire meno.” AGAL negli ultimi 5 anni ha accolto gratuitamente a Casa Mirabello e negli altri alloggi che gestisce a Pavia e in provincia circa 700 persone, tra bambini malati e familiari, offrendo loro non solo un tetto ma anche servizi preziosi come il trasporto da e per l’ospedale, gestito dai volontari, il sostegno psicologico e, quando necessario, anche aiuto economico. Un’opera importante, ora affaticata dalle ripercussioni del Covid-19: “Siamo preoccupati per il futuro – afferma la presidente di AGAL, Clara Baggi – il virus è entrato anche nelle nostre case obbligandoci a ingenti spese straordinarie per continuare ad assistere le famiglie ospitate, mentre le donazioni hanno subito un arresto. Per questo chiedo a chi può di aiutarci facendo una libera donazione sul nostro sito www.associazioneagal.org o semplicemente scegliendo di destinare a noi il suo 5 per mille (codice fiscale 00947850186). Per noi anche il più piccolo contributo può fare la differenza.”