La Sacra Scrittura di domenica 26 luglio

Il commento di don Michele Mosa. «Noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio»

Questa volta Paolo mi ha messo al muro: le domande che mi nascono nel cuore e mi tormentano il cervello sono tremende. Tutto, proprio tutto è per il bene? Il mio bene e il bene dell’umanità, di coloro che amano Dio?  Tutto significa anche i miei errori? Le mie fatiche? Le mie sofferenze? Ho l’impressione di infilarmi in un vicolo cieco: o tutto si scioglie come neve al sole e il rischio è quello di ripetere le parole senza senso degli amici di Giobbe (perfino Dio li rimprovera (Gb 42, 7) o “andrà tutto bene”, tranquilli. Cos’è dunque questo tutto? E il bene? È la salvezza? O devo pensare alla prosperità? E poi Dio pensa solo a coloro che lo amano? Non sta scritto che fa piovere sui giusti e sugli ingiusti e fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi? E poi non bisogna amare i nemici? Quello che però più mi fa riflettere è il “noi sappiamo”: la certezza con la quale Paolo racconta il disegno di Dio sugli uomini. Come dice il salmista: parla perché crede, annuncia il Vangelo perché sa che, come ha cambiato la sua vita, così cambia la vita di chiunque lo accoglie. O come Giobbe: testimonia l’amore di Dio perché lo ha sperimentato: non è il frutto dello studio teologico, non è una nuova dottrina religiosa. Prima era un sentito dire – imparato nelle scuole teologiche di primo livello, certo, ma sempre qualcosa che nasce da letture e conferenze – ora è vissuto personale. “Noi sappiamo” è la proclamazione di un’esperienza. È testimonianza non lezione imparata. Forse è proprio questo che mi mette all’angolo: che esperienza ho fatto io di Dio? E se anche questa riflessione fosse solo frutto di teologia studiata sui banchi di scuola? Ho bisogno di tornare a contemplare il crocifisso. Di ripartire da quella morte che genera vita. Lì davvero si capisce che il bene spesso nasce da ciò che a noi uomini sembra fallimento e sconfitta. E tu cosa provi leggendo queste parole?

 

Don Michele Mosa